In Italia sono arrivati quest'anno, apriranno entro la fine del 2018 i loro primi 45 punti vendita, con un piano che sembra procedere speditamente e senza intoppi (vedi qui le ultime due aperture a Verona e Brunico). Ma negli Stati Uniti, dove invece Aldi è presente da tempo ed ha dovuto controbattere l'arrivo dello storico rivale Lidl, hanno recentemente annunciato una vera e propria rivoluzione che riguarda soprattutto l'assortimento.
Più prodotti freschi, biologici e naturalmente vegetariani e vegani
A parlarne a Business Insider il Ceo americano del discount tedesco Jason Hart (vedi anche il comunicato ufficiale dell'azienda). Una mossa che va incontro ad una domanda, quella che chiede sempre più prodotti che vadano incontro al segmento del salutismo e del benessere, presente da tempo non solo negli Usa ma un po' ovunque, Italia inclusa, e che non a caso sta costringendo un po' tutte le insegne a rivedere non solo i propri assortimenti, ma anche display e layout dei propri punti vendita.
L'impatto che questo cambiamento avrà in USA per Aldi non sarà certo secondario, poiché si stima che, una volta ultimato a inizio 2019, farà sì che il 20% dei prodotti presenti nei discount a stelle e strisce sia completamente nuovo, aumentando di circa il 40% anche l'assortimento complessivo.
Quindi più spazio, ad esempio, a noodle vegetariani, a frutta già tagliata e porzionata, a guacamole, hummus in formato monoporzione, ovviamente insalate con vari mix con quinoa, hamburger vegetariani e così via – naturalmente soprattutto sotto il cappello dei prodotti a proprio marchio che in Aldi hanno un peso percentuale molto importante rispetto al totale – tutto per andare incontro al desiderio di alimentarsi in modo più sano sempre più presente in USA e che il leader tedesco del mondo discount non può più ignorare.
L'investimento complessivo di Aldi sarà pari a 5,3 miliardi dollari, poco meno di 2 miliardi per rivoluzionare i negozi esistenti, 3,5 per aprirne altri 800, in modo tale da diventare il terzo player della Gdo in Usa dietro Walmart e Kroger. Sì perché, secondo il Ceo americano di Aldi, la sfida non è tanto a Lidl o Amazon/Whole Foods, quanto ai supermercati tradizionali, all'insegna di un cambiamento di paradigma generale che ormai, e lo si vede anche in Italia, fa sì che la differenza tra discount e supermercato classico sia sempre più sfumata e meno evidente, a parte i prezzi, rispetto al passato.