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02 settembre 2024

Alimentare: cresce la produzione e pure i "copioni"

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La produzione alimentare italiana ha fatto registrare negli ultimi mesi una crescita del 3% a fronte di un calo generale dell'industria del 2,6%

Un segnale chiaro della forza e della qualità del made in Italy, sottolinea Coldiretti, che continua a rappresentare un punto di riferimento nel mondo per eccellenza e autenticità gastronomica incarnata in particolare dalla dieta mediterranea.

L'Italian sounding vale 120 miliardi 

Nonostante questi risultati positivi, è fondamentale non abbassare la guardia contro i continui attacchi delle multinazionali, che minacciano il nostro patrimonio culinario con prodotti che imitano la tradizione italiana e che danno vita al fenomeno dell'  Italian sounding che oggi vale oltre 120 miliardi, con numeri in crescita costante negli ultimi 10 anni.

Questo fenomeno, afferma Coldiretti, diffuso in tutto il mondo, rappresenta una vera e propria scalata ai prodotti italiani e punta a minare il valore e la reputazione delle nostre eccellenze alimentari

Un esempio recente e preoccupante è il lancio sul mercato inglese, da parte di una nota multinazionale straniera, di una versione in scatola della carbonara, uno dei piatti più iconici della tradizione culinaria romana. Questo prodotto non solo distorce la ricetta originale, ma rischia di confondere i consumatori spingendoli verso un'alimentazione lontana dai valori di qualità e genuinità che caratterizzano la cucina italiana. 

Sostenere i produttori locali

Coldiretti, alla luce di queste continue minacce, si impegnerà sempre di più a proteggere e promuovere la vera identità della cucina italiana, sostenendo verso la popolazione i produttori locali e promuovendo i prodotti autentici che rispettano le tradizioni culinarie del nostro Paese. 

La crescita della produzione alimentare italiana, conclude Coldiretti, deve essere accompagnata da un impegno costante nella difesa del made in Italy, per evitare che ricette storiche e tradizionali finiscano per essere banalizzate e ridotte a semplici prodotti ultra-processati.

Fonte: Coldiretti 

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