Il tetto per gli aiuti di stato è stato innalzato, a 800mila euro per l’agroindustria, 100mila euro per l’agricoltura, 120mila euro per la pesca e l’acquacoltura.
In via eccezionale e fino al 31 dicembre di quest’anno, la Commissione europea risponde così al segnale di allarme lanciato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali italiano per il grave impatto dell’emergenza Covid-19 sui settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura.
E' il primo risultato del lavoro svolto dagli Uffici del Mipaaf con la Commissione per la revisione urgente della normativa sugli aiuti di Stato e delle norme quadro sui fondi europei inizia a dare i primi risultati. Risultati che la ministra Teresa Bellanova definisce “un primo passo importante, una decisione che consentirà maggiore efficacia negli interventi a favore del settore, anche se serve un intervento economico coordinato e urgente dell'Europa per il settore primario di tutti gli Stati membri e italiano in particolare”.
“Sono consapevole di come l’emergenza stia determinando forti criticità all’intera filiera e un notevole calo della domanda di alcuni prodotti, come ad esempio i freschi, anche in seguito alla chiusura dei luoghi della ristorazione. – prosegue Bellanova -. Mentre continuo a sollecitare la distribuzione a sostenere i nostri prodotti e le nostre aziende, perché sui banchi il fresco continui ad avere la giusta centralità, voglio mandare un messaggio chiaro alle nostre imprese e ai lavoratori del settore: siamo tutti al lavoro per loro. Il ministero non chiude. I nostri Uffici continuano a lavorare con grande impegno, e questa notizia lo evidenzia. Le istituzioni europee stanno dimostrando la dovuta attenzione alle nostre richieste e la risposta della Commissione è l'inizio di un percorso che dobbiamo fare insieme. Il segnale che giunge è positivo, anche se intendiamo lavorare perché il testo sia migliorato. Continueremo con costante impegno perché le donne e gli uomini del nostro alimentare non si sentano soli”.