Funziona come il tagliando per fare la fila al banco del pesce o della carne, ma si prenota facilmente da remoto in pochi click sul cellulare o sul computer. Si chiama Cod@casa ed è la soluzione della Coop al problema, ormai pressante, delle attese estenuanti all’entrata degli iper e dei supermercati dell’insegna. Una procedura intuitiva, semplice, veloce che nei comuni dove si sta testando ha trovato il favore dei clienti. Myfruit.it ha verificato a Granarolo dell’Emilia, alle porte di Bologna, questo nuovo sistema. Partito nei giorni scorsi in alcuni piccoli comuni come Borgo Virgilio a Mantova, Mestre Campo Grande, Nonantola nel Modenese e da oggi ad altri comuni del Bolognese e Ferrarese.
Come si prenota la spesa da remoto
Lo slogan è chiaro: “Fai la spesa, non la coda!”. E funziona cosi: ci si collega al link , se si vuole scegliere una fascia oraria ci si registra con una mail (procedura molto veloce), si seleziona e si ottiene il codice di prenotazione via email. Poi ci si presenta al supermercato nella fascia oraria prenotata, si mostra il proprio codice all'addetto all'ingresso e si entra. Si può anche chiamare al numero 800000003. In alternativa, se si è già davanti al negozio, basta selezionare l'opzione di prenotazione del primo ingresso disponibile. Nel supermercato sono attive due file: quella dei prenotati e quella delle persone che non hanno scelto il servizio.
La coda per la spesa è diventato un tormentone social
Abbiamo sperimentato dall’inizio del lockdown, in questo supermercato, delle code abbastanza lunghe – dai 40 ai 60 minuti – seppure sopportabili in un periodo di emergenza. Non la pensa così una parte dei cittadini di Granarolo che ha manifestato in uno svariato numero di post sul gruppo comunitario di facebook il proprio malcontento. Avanzando anche le più svariate, in alcuni casi fantascientifiche, soluzioni al problema. Abbiamo controllato anche nel gruppo facebook di Nonantola e spirito, toni, contenuti sono simili. C’è pure chi si è cimentato nel misurare i tempi di attesa per poi riportali in una mappa. ll problema è sentito. Al punto che si sono mossi anche i sindaci. Alessandro Ricci, primo cittadino di Granarolo, ha pure dedicato una diretta social al tema.
L'esperienza diretta con Cod@casa: problema risolto
Una liberazione. Finalmente zero carrelli, zero uomini e donne muniti di guanti e mascherine per decine di metri. Avevamo già letto e sentito i commenti entusiasti dei primi che hanno usufruito del servizio – c’è stata una veloce corsa alla prenotazione – e infatti, nonostante una leggera pioggia, avrà trattenuto qualcuno a casa, abbiamo trovato la strada verso l'ingresso completamente libera.
Gli anziani possono prenotare tramite figli o parenti
L’addetta all’ufficio di Granarolo ha confermato il successo del servizio: “Siamo stati i primi a iniziare con le prenotazioni giovedì scorso, il 16 aprile, e nonostante qualche spiegazione nei primi giorni, alla fine il sistema sta funzionando molto bene”. Una delle criticità prese in esame era la difficoltà d’uso per gli anziani. “Ma da oggi è possibile fare prenotare anche da un figlio o da un parente che si trova anche lontano – spiega l'addetta -. Noi chiediamo solo il codice. Abbiamo puntato molto sulla comunicazione in negozio e sui social”. Passaparola tradizionale e digitale.
Un consumo sempre più programmato con Cod@casa
Il futuro sarà come si è fatto finora con il dentista o con la parrucchiera: si programma e si prenota. Questa soluzione è considerata utile per gestire la fase 2, ma quando si tornerà alla normalità la procedura può offrire certezze, per quanto possibile, sul tempo da dedicare alla spesa. E non alla coda.