«Ritengo che oggi sia sempre più importante la stretta collaborazione tra organismi tecnici con potenziali affinità. È una strada da percorrere per costruire valore nella nostra filiera. Il CSO, come organismo tecnico, ha acquisito in questi anni una esperienza preziosa che mette oggi a disposizione di una struttura importante e rappresentativa come Assomela». Non è la prima volta che Paolo Bruni, presidente di CSO di Ferrara, sottolinea l’importanza del concetto di “fare sistema” nel settore ortofrutticolo, sia in Italia che, soprattutto, all’estero. E questo accordo tra due organismi come il Cso e Assomela va proprio in questa direzione. Dello stesso avviso anche Ennio Magnani, presidente di Assomela, che sottolinea come con questa alleanza, nonostante queste due realtà sia siano sempre confrontate, si voglia fare un ulteriore passo in avanti «costruendo un percorso che vada a rafforzare la nostra competitività, come settore pomacee, in tutto il mondo».
Un’alleanza operativa che vedrà la grande cooperativa delle mele italiane collaborare con il Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara, al fine di elaborare, analizzare e monitorare i dati di produzione di mele nazionali. CSO e Assomela, inoltre, a seguito di questo accordo, collaboreranno nella realizzazione di progetti promozionali volti a favorire la penetrazione di mele e pere sui mercati internazionali. Anche la valutazione tecnica delle normative che individuano le modalità di utilizzo dei fitofarmaci nell'ambito dei paesi della Comunità Europea e non solo verrà in questo modo perfezionata, nonché l'apertura di nuovi mercati.
Nella foto, da sinistra, Paolo Bruni ed Ennio Magnani