Sono ancora abbastanza rari sulle tavole dei Paesi occidentali, ma molto popolari in Paesi come l’India, che ne è il primo importatore al mondo, seguita in questa speciale classifica dai Paesi Bassi e dal Regno Unito. Si tratta degli anacardi, una varietà di frutta secca che in italiano significa “simile a un cuore” e che, per alcuni Paesi produttori, sta diventando sempre più importante. E’ il caso della Guinea Bissau, uno stato dell’Africa occidentale dove oggi la produzione di anacardi garantisce alle casse statali un’entrata di circa 70 milioni di euro. La “mandorla” o “nocciola” di anacardio contiene un seme oleoso e commestibile e viene venduta senza guscio, poiché questo contiene una resina caustica che deve essere rimossa. Gli anacardi sono molto apprezzati dalle diete salutiste in quanto contengono acidi grassi insaturi ricchi di acido oleico, una sostanza molto funzionale per cuore e vasi sanguigni. Questa varietà di frutta secca può essere utile anche nella prevenzione di osteoporosi, fragilità vascolare, problemi articolari e colesterolo alto.
15 agosto 2013
Anacardi, l’oro “secco” della Guinea Bissau
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