La distribuzione e la produzione. Un legame stretto per il mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Andria in Puglia, una struttura di proprietà e gestita dal Comune, punto di riferimento sia per i dettaglianti - dai fruttivendoli agli ambulanti e anche i supermercati - che per i produttori orticoli che per quelli di frutta, dalle ciliegie alle susine, dei dintorni.
Myfruit.it ha intervistato il direttore Maurizio Pizzolorusso, che ha sintetizzato storia, dinamiche e prospettive future del mercato che tra pochi mesi cambierà sede.
Direttore partiamo dalle origini del mercato
"Nasce nel 1967, diviene operativo dal 1968. Sempre nella stessa sede, ma a breve ci trasferiremo perché ora siamo insediati all'interno dell'abitato. Negli anni scorsi si verificò un gravissimo incidente ferroviario, morirono tante persone, e ora si sta lavorando all’interramento e raddoppio dei binari. C’era la necessità di quest'area ceduta alla ferrovia e oggi nella nuova sede il mercato si sposta fuori dall’abitato con tutti i benefici del caso".
Quando è previsto il trasferimento?
"Si stanno ultimando dei lavori, ma in 6/8 mesi ci si sposterà. Avremo questo nuovo mercato con 18 box di 13 concessionari e sarà sempre gestito dal Comune di Andria al 100%".
"Dal punto di vista commerciale c'è stato un calo a partire dal 2019 con una continua diminuzione degli ingressi al mercato mentre alcune aziende hanno perso efficacia economica. In tante hanno chiuso, sia produttrici che fruttivendoli e ambulanti. Da marzo 2024 stanno aumentando gli ingressi, anche se in numero esiguo, ma si sta invertendo la tendenza. Aumentano sia venditori che acquirenti".
Quali sono i punti di forza della nuova struttura?
"Il nuovo mercato avrà un impianto fotovoltaico, maggiore efficienza energetica, e logisticamente un buon miglioramento grazie a una posizione strategica. Sarà collocato nella zona Pip, vicino alle arterie stradali principali, ed eviterà l'ingresso nel paese dei veicoli pesanti, migliorando così la situazione sul fronte acustico e delle emissioni nocive".
"Il mercato è un punto di riferimento, nonostante l’andamento decrescente del mercato. All'interno ci sono aziende che commercializzano prodotti di diversa provenienza, ma c’è anche la cooperativa di produttori di Andria. L’economia locale si basa sulla produzione olivicola, sulla viticoltura e sul comparto orticolo. Nei paesi vicini si registra un'importante produzione di uva da tavola, ciliegie, susine che vengono poi commercializzate ad Andria."
Il futuro?
"La nuova mission è far diventare il mercato un hub agroalimentare per la promozione del territorio, associandolo a tutto ciò che potrà essere utile per agevolare l'attività primaria del mercato".