Un cognome di origini irlandesi, un passato da imprenditore di successo nel mondo dell’abbigliamento (Naj Oleari è stato un marchio molto noto negli anni ’80, poi l’azienda chiuse nel 1995) e un presente tutto “naturale”. Angelo Naj Oleari ci accoglie in uno dei suoi 3 negozi milanesi (il quarto è a Palma de Mallorca), quello di Via Cesare Correnti, che è anche il più grande con i suoi 800 metri quadrati: “Abbiamo iniziato 40 anni fa con il primo Centro Botanico a Milano in via Vincenzo Monti”.
Il nome non è casuale perché “prima è nato l’interesse per le piante, nel campo della ricerca dei principi attivi e dei sistemi di coltivazione, poi è arrivata la vendita”. Di tutto: food e no food, confezionati e sfusi, libri, mobili, giocattoli, angolo ristorazione che segue i dettami della cucina raw e, ovviamente, frutta e verdura.
È tutto certificato bio, biodinamico o con una scritta che recita “Agricoltura selvatica”. Di cosa si tratta? “La promoviamo noi. Niente monocoltura. Le piante sviluppano i principi attivi solo se non sono coltivate in monocoltura. L’apporto dell’uomo è minimo, anche se presente, perché condurre selvaticamente un campo non significa abbandonarlo”. E' tutto silenzioso, curato, a partire dal settore dell'ortofrutta fresca, a Km o ovviamente: “La frutta è l'unico regalo che la natura ci dà”. Prossime aperture? Non in Italia, ma probabilmente in Svizzera e Germania.
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