Venti anni fa 46 cooperative ortofrutticole emiliano-romagnole diedero vita ad Apo Conerpo, la più grande Organizzazione di produttori europei del settore ortofrutticolo. Come sostiene il presidente Davide Vernocchi “Apo Conerpo costituisce quindi uno degli esempi concreti di orientamento dei produttori verso forme superiori di organizzazione fondate su unità locali ben strutturate e risponde in pieno alla necessità di migliorare e uniformare sempre più il livello qualitativo dell’offerta adeguandola alle richieste del mercato”.
Oggi Apo Conerpo è una realtà che rifornisce con i suoi prodotti ortofrutticoli 50 paesi nel mondo (15 nella Ue, 15 nell’Europa dell’Est, 5 nelle Americhe, 1 in Australia, 6 in Africa, 8 in Asia) e, nonostante la congiuntura economica negativa, le sue business unit (Alegra, Naturitalia, Valfrutta Fresco a cui si è aggiunta quest’anno anche BRIO) hanno visto raddoppiare il loro fatturato che nel 2013, a livello di gruppo, ha superato i 700 milioni di euro.
Nel prossimo futuro Apo Conerpo intende proseguire sulla stessa linea dei suoi primi 20 anni: investimenti sulla ricerca e l’innovazione, potenziamento delle attività commerciali delle filiali con l’ampliamento delle disponibilità di prodotto e l’apertura di nuovi mercati, sostenendo, anche dal punto di vista finanziario, le cooperative e le aziende agricole associate. “Nel 2015 la Op investirà complessivamente 15 milioni di euro – affermano sia Vernocchi che il direttore Gabriele Chiesa – di cui 750.000 euro nella ricerca e sperimentazione, 5,5 milioni nella riconversione varietale, 2,2 milioni negli impianti di irrigazione e antigrandine, 4 milioni negli impianti di lavorazione e condizionamento e 2,5 milioni in azioni promozionali”.