19 giugno 2014

Apofruit. Bilancio 2013 positivo. Piraccini lascia

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Giornata importante quella di mercoledì 18 giugno per Apofruit, uno dei principali attori del mondo ortofrutticolo italiano. Da un lato i positivi dati del bilancio 2013, dall’altra la fine del mandato come direttore generale da parte di Renzo Piraccini, che per venti anni aveva ricoperto questo importante ruolo nella cooperativa.

Il manager, entrato in azienda nel 1975 come tecnico alla Cofa di Forlì, nel maggio del 1995 aveva poi assunto l’incarico di direttore generale. Come afferma in una lettera inviata alle assemblee dei soci e pubblicata da Freshplaza, Piraccini ha sottolineato la soddisfazione di terminare il suo mandato “con la chiusura di un buon bilancio e con un'annata abbastanza soddisfacente per i produttori”. Il manager ha anche ricordato i passi compiuti in questi anni dalla cooperativa e il suo modo di vivere la cooperativa – “Non ho mai vissuto la natura cooperativa della nostra azienda come un limite ma come una opportunità per valorizzare lo spirito imprenditoriale” – e la soddisfazione. Non si fermerà comunque qui il suo impegno all’interno della cooperativa. “Continuerò il mio impegno in Apofruit, ma in seconda fila. Seguirò il settore del biologico e i rapporti con i partner del Gruppo”. Piraccini, quindi, mantiene le cariche di presidente di Almaverde Bio e amministratore delegato di Mediterraneo Group.

I dati più importanti e significativi del bilancio 2013, approvato durante le varie assemblee territoriali, evidenziano, una produzione conferita di 182.619 tonnellate ( – 7% sul 2012) per un valore della produzione di 208 milioni di euro (+ 2% sul 2012 ). La liquidazione ai produttori raggiunge gli 87.985.000 euro (+ 6,34% sul 2012). Anche l’utile netto passa dai 450mila euro del 2012 ai 523mila del 2013, mentre il bilancio consolidato, (Apofruit consolida le società Canova e Vivitoscano, che si occupano di bio, e Mediterraneo Group, che svolge attività di trading per i partner) evidenzia un valore della produzione pari a 255,5 milioni di euro, ossia 9,7 milioni in più rispetto al 2012 (più 4%). Il patrimonio netto raggiunge i 103,2 milioni, che fa di Apofruit una struttura tra le più capitalizzate del settore.

Per quanto riguarda le liquidazioni della frutta invernale, le 67.039 tonnellate (- 6,3% rispetto al 2012) equivalgono ad un importo pagato ai soci di 33,5 milioni di euro (+ 7% sul 2012). Scendendo nel dettaglio dei principali prodotti oggetto di liquidazione si conferma il buon andamento delle mele di qualità, soprattutto per le cultivar Cripps Pink e Rosy Glow. Molto soddisfacente l’andamento del kiwi, che continua ad essere sempre più al centro delle strategie di Apofruit, compresa l’intensificazione dei rapporti commerciali sui mercati d’Oltremare.

«Con questa liquidazione – commenta Mirco Zanotti, presidente di Apofruit  – si chiude un anno tutto sommato positivo per Apofruit e i propri soci. Infatti, in un contesto in cui continua ad affermarsi il calo dei consumi di ortofrutta, i risultati della liquidazione dei prodotti invernali sono soddisfacenti. Ciò è stato possibile grazie ad un consolidamento della vendita sui mercati nazionali ed europei, ed un forte sviluppo dell’export».

«Dal punto di vista gestionale – ha dichiarato Renzo Piraccini – si tratta di una annata discretamente positiva. Chiudiamo un bilancio in utile, come sempre, ma il nostro obiettivo non è capitalizzare ulteriormente la cooperativa ma liquidare bene i prodotti conferiti. Dal punto di vista commerciale mi paiono particolarmente significativi i risultati del kiwi, che sono anche la conseguenza dello sviluppo dell’export e delle buone performance dei prodotti biologici che, grazie alle politiche portate avanti in questi anni nel settore del bio, hanno trovato una buona valorizzazione».

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