02 ottobre 2013

Apofruit e il fotovoltaico. Completata l’installazione di Altedo

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Temi come quelli dell’energia pulita e dell’ecosostenibilità sono orami frequenti anche nel mondo ortofrutticolo e coinvolgono un po’ tutti gli attori della filiera produttiva. Aspetti fondamentali anche per il consumatore finale, sempre più attento all’impatto ambientale causato dalla produzione degli alimenti che consuma giornalmente.

Apofruit, una delle più importanti cooperative italiane con oltre 3600 soci che operano in molte regioni italiane, a fine agosto ha concluso i lavori per la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico collocato sui tetti dello stabilimento di produzione di Altedo, in provincia di Bologna. Questo intervento porta ora a 8, sui 18 operativi, gli stabilimenti nei quali sono stati realizzati impianti di energia rinnovabile e che contestualmente hanno portato alla rimozione di ampie coperture di amianto.

Attraverso l’opera di Apo Energia, la joint venture paritetica tra Apofruit e Opera Energia (OPEN), anche negli stabilimenti di San Matteo della Decima e San Pietro Capofiume (entrambi in provincia di Bologna), e di Piangipane, in provincia di Ravenna, si apriranno nuovi cantieri per la realizzazione di impianti fotovoltaici che saranno operativi entro la fine del 2013.

«In questo modo – ha commentato Claudio Magnani, direttore operativo di Apofruit – arriveremo ad una potenzialità di circa 6 megawatt, ossia 7 milioni e mezzo di kilowatt all’anno che rappresentano il 30% del fabbisogno annuale di Apofruit, che per la propria attività si caratterizza come grande consumatore di energia».

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