27 novembre 2023

Apot, Ernesto Seppi è il nuovo presidente

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Una nuova governance per il sistema ortofrutticolo trentino, sempre più coeso e proiettato verso il futuro. È questo l’auspicio espresso dall’assemblea dei soci di Apot (Associazione produttori ortofrutticoli trentini) che ha eletto oggi il suo cda. Contestualmente, il nuovo  consiglio di amministrazione ha eletto all’unanimità Ernesto Seppi alla carica di presidente per il prossimo triennio e Rodolfo Brochetti a vicepresidente.

Seppi, attuale presidente del Consorzio Melinda, prende il posto di Ennio Magnani che resta consigliere a supporto delle relazioni istituzionali di Apot. La nomina odierna vuole essere un segnale forte di coesione sociale e di intenti di un sistema produttivo solido chiamato ad affrontare le sfide particolarmente complesse proposte dallo scenario attuale. Tra queste  i cambiamenti climatici, l’inflazione e la forte concorrenza che impone un rafforzamento della qualità. In questo quadro, i soci di Apot evidenziano l’importanza che il sistema produttivo sappia fornire sempre risposte coordinate, efficaci e rapide.

Esprimendo unità di intenti nel quadro delle sfide di mercato, l’assemblea dei soci, inoltre, intende lanciare un segnale forte anche alle istituzioni locali e nazionali. Apot si pone come interlocutore del settore ortofrutticolo in Trentino esprimendo piena coesione ma anche una pluralità di interessi e sfaccettature di un mondo agricolo forte e determinato a continuare a fare la differenza nel panorama internazionale.

“Il sistema è chiamato ad affrontare insieme uno scenario complesso e carico di incertezze che impone ormai la necessità di una regia unica – ha dichiarato il neo presidente Seppi – Al tempo stesso siamo tutti consapevoli che tale mandato, in cui il direttore generale Luca Zaglio avrà un ruolo operativo di assoluto rilievo, richiede il contributo di tutti. Nel ringraziarvi per la fiducia che mi avete accordato mi impegno fin d’ora a fare da interprete di tutti gli interessi rappresentati dei soci Apot con l’obiettivo di rafforzare al tempo stesso la nostra capacità di fare sistema per far fronte alle sfide globali. Per fare tutto ciò è fondamentale la disponibilità data da Ennio Magnani nel mettere a disposizione la propria esperienza di oltre 20 anni all’evoluzione del modello organizzativo che si rende ormai indispensabile”.

“La direzione assunta con la nomina del nuovo cda è senz’altro la migliore per rafforzare i punti di forza del sistema ortofrutticolo trentino e poter affrontare le sfide future – ha aggiunto il neovicepresidente Brochetti, attuale presidente de La Trentina – Fare sistema e consolidare la nostra unità sono le strategie migliori per garantire di essere vincenti a livello internazionale”.

Fonte: Apot

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