Fuori le pecore dalle mirtillaie. Siamo a Fanano, Appennino modenese, dove l’amministrazione comunale dopo aver investito sul brand Città del mirtillo e puntato sul turismo delle bacche blu vuole limitare la presenza di un grosso gregge. Sono circa 500 pecore che dimorano su un’area dove cresce spontaneamente il mirtillo. L'eccellenza locale a cui è destinata una fetta dei fondi del Pnrr richiesti per la valorizzazione dei prodotti della comunità appenninica.
Le pecore possono brucare ma non stazionare nelle mirtillaie
La vertenza è rimbalzata anche sulle cronache locali dei quotidiani modenesi. “Niente contro le pecore, niente contro il pastore e la pastorizia ed è possibile la convivenza” spiega il sindaco di Fanano, Stefano Muzzarelli. Brucare tra i mirtilli va bene, ma sottolinea il primo cittadino ma: “Non possono stazionare nelle mirtillaie. Noi facciamo di tutto per salvaguardare questa eccellenza. In montagna o si preservano i mirtilli o restano queste greggi numerose che creano problemi. Non va bene”.
Scendiamo più nel dettaglio: “Le pecore fanno bene alle mirtillaie ma se si limitano al pascolo. Il discorso è diverso se si creano recinti sopra le piante. Hanno completamente distrutto delle zone dedicate alle bacche. Pascolino pure le pecore ma i recinti per la notte devono essere realizzati nel prato”.
Il sindaco: “Allontanare il pastore”
Secondo il primo cittadino Muzzarelli “quelle mirtillaie non ricrescono subito. Ci vuole tempo. Prima c'erano i mirtilli, ora la terra. Magari rinascono, ma non sappiamo quando e come”. Che fare? “Bisogna allontanare il pastore da quell’area, è necessaria una gestione sostenibile dei capi tutelando i mirtilli. Non dico che sia necessario andare d’accordo con i raccoglitori, ma almeno con la logica e il buonsenso”.
Puntare sull’economia del mirtillo
Fanano ci crede all’economia della bacca blu: “Abbiamo ricevuto un finanziamento da 1,6 milioni di euro grazie al Pnrr e vogliamo investire delle risorse sui mirtilli. A iniziare da un marchio che dia valore a questo frutto. Vogliamo mettere soldi per tutelare le mirtillaie attraverso un progetto con l’impiego di operai per tagliare le piante infestanti ed evitare di far prendere il sopravvento al bosco. Bisogna estirpare alcune piante. Noi promuoviamo il mirtillo e il suo sviluppo e poi ti trovi davanti a queste situazioni. Con il Parco del Frignano che concede queste autorizzazioni. Va bene che le pecore bruchino ma non che si mangino tutto”. D'accordo o no, le idee del sindaco sono chiare.