22 maggio 2019

Arance Rosaria in Cina. Pannitteri: “Nella prossima campagna carichi fino a 1500 tonnellate”

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C'è ottimismo sulle prospettive del mercato cinese per una delle eccellenze del mondo ortofrutticolo italiano, vale a dire le arance rosse di Sicilia. Ne è convinto Aurelio Pannitteri, al timone dell'omonima organizzazione di produttori presente sul mercato con uno dei brand di riferimento, vale a dire Rosaria, lanciato nel 2005 e orami molto conosciuto in Italia.

Il 17 maggio è sbarcato a Shanghai, via aerea, il secondo carico di arance grazie all'accordo tra il colosso dell'e-commerce Alibaba, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e del Distretto Agrumi di Sicilia.

Aurelio Pannitteri

“Fino a qualche tempo fa poteva apparire un’autentica utopia – commenta Pannitteri –, invece i fatti hanno dimostrato che il mercato cinese è, per le nostre arance, una nuova e grande opportunità. In questa campagna abbiamo posto le basi per la prossima annualità, in cui prevediamo un sensibile aumento dei volumi. Le prospettive per il 2019-2020, infatti, interesseranno carichi fino a 1.500 tonnellate. Tra l’altro, i prezzi sono remunerativi, perché chi sceglie le arance Rosaria è disposto a riconoscere il loro indiscusso valore aggiunto, non solo per i costi di trasporto, ma per la qualità intrinseca.”

“Si tratta inoltre – conclude Pannitteri – di una risposta commerciale agli importanti investimenti che abbiamo intrapreso in campagna. Durante la scorsa stagione, infatti, abbiamo avviato alla produzione 50 ettari e, quest’anno, se ne sono aggiunti altri 40. Stiamo lavorando inoltre sull’aggiornamento varietale e sulla messa dimora di impianti di cultivar medio tardive, per prolungare ulteriormente la disponibilità del prodotto nel corso dell’anno, anche a vantaggio dei nostri partner della Grande Distribuzione”.

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