24 maggio 2016

Arancia Ribera Dop e Riberella. Più luci che ombre

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Nonostante alcune criticità, per il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP, la campagna quest’anno si chiude nel complesso in modo positivo. In una nota, infatti, vengono sottolineati aspetti positivi e non della campagna 2016

Dal punto di vista organolettico ed estetico la campagna delle arance di Ribera DOP e Riberella è stata positiva: la quantità complessiva è cresciuta del 30% rispetto all’anno scorso, un dato “superiore rispetto a quanto inizialmente preventivato”. Ad oggi le superfici dedicata a queste colture sono pari a 6.400 ettari (nel 2008 gli ettari erano 5900).

Tra i vari aspetti positivi, il Consorzio sottolinea inoltre “insediamento di decine di giovani in agrumicoltura, la nascita di nuovi stabilimenti aziendali per la lavorazione delle arance, la notevole crescita del numero di operatori per la vendita di arance on-line, l’aumento degli iscritti alla filiera certificata e delle produzioni certificate DOP e Riberella, la produttività e redditività delle produzioni di qualità”.

“Un altro elemento che ha contraddistinto questa campagna agrumicola appena conclusa – afferma il Consorzio –  è stata l’anomalo andamento climatico particolarmente caldo registrato nel periodo di gennaio-marzo, che ha provocato da una parte un effetto positivo dovuto all’assenza di cascola anticipata delle arance, ma di contro si è avuta una contrazione dei consumi nei mercati del Nord, notoriamente legati al freddo e un aumento dei fenomeni di marcescenza dei frutti in post raccolta”.

“L’incremento della produzione registrata, la minore perdita di frutti per la cascola e la maggiore superficie di agrumeti produttivi che cresce ogni anno nel territorio, legati ai cambiamenti delle dinamiche di vendita nei mercati ortofrutticoli, nei quali si registra una continua diminuzione, hanno determinato una maggiore disponibilità di prodotto nel mese febbraio, causando un momentaneo ingolfamento del mercato, non compensato dalle vendite, seppure maggiori rispetto agli anni precedenti”.

Italia. Cresce Gdo, vendita diretta e on-line. Calo nei Mercati.

Sul fronte delle vendite il Consorzio registra un aumento di nuovi canali commerciali e un’ulteriore espansione nella Gdo. Aumenta, infatti, da una parte la vendita diretta da parte dei produttori e quella on-line, dall’altra la penetrazione nella grande distribuzione con l’acquisizione di nuove insegne.

Flessione, invece, “nelle vendite presso i mercati ortofrutticoli e presso operatori commerciali esterni”, aspetto che, sottolinea il Consorzio, ha provocato soprattutto nel periodo di metà campagna (febbraio-marzo), “una difficoltà da parte degli singoli produttori alla vendita delle arance, nonostante i volumi di vendita complessivi siano aumentati mediamente del 20%”.

Cresce anche l’interesse all’utilizzo dell’arancia di Ribera DOP da parte di diversi operatori per la trasformazione in spremute, succhi e marmellate a marchio. “Tale incremento testimonia ancora di più un interesse particolare del mercato per la nostra produzione”.

RiberellaBio

Riberella Bio

Export. Germania primo mercato, anche grazie al bio.

La Germania è il primo paese per quanto riguarda l’export europeo “grazie al minuzioso lavoro dei produttori e degli operatori commerciali che sono riusciti a fare apprezzare soprattutto l’arancia di Ribera biologica”. “Oggi si può certamente affermare che la nostra arancia ha ottenuto un traguardo di notorietà mai raggiunto. L’Arancia di Ribera è stata presente, infatti, alle principali manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali, con lo scopo di dare maggiore sostegno alle aziende per l’export, ricercando nuovi potenziali clienti, favorendo l’incontro con gli operatori, le associazioni di categoria e le altre Istituzioni operanti nel settore al fine di costruire rapporti, sinergie e interazioni finalizzate alla commercializzazione”.

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