16 marzo 2021

Assomela, il punto sul mercato e sulle tendenze in atto

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Riforma della politica sul biologico dell’Unione europea, export e strategia Farm to Fork. Sono questi i temi dibattuti durante il tradizionale incontro mensile del comitato marketing di Assomela tenutosi il 9 marzo scorso e seguito, nella giornata di venerdì 12, dal meeting del recentemente formato gruppo Bio.

Le vendite procedono fluide

Le vendite nel mese di febbraio sono state fluide, sfiorando le 190mila tonnellate de-stoccate. A fronte di una disponibilità di prodotto fresco superiore dell’8,6% a quella dello scorso anno, le giacenze al primo di marzo risultano superiori del 6,4% rispetto a quelle del marzo 2020, fermandosi a 831.227 tonnellate. Hanno performato particolarmente bene la varietà Golden, per la quale si registrano stock particolarmente bassi (355.455 tonnellate) e la varietà Gala, per la quale, nonostante il raccolto più alto di sempre in Italia ed in Europa, la stagione terminerà regolarmente ad aprile.

Per la varietà Red Delicious, la soluzione trovata per assicurare il proseguo delle esportazioni in India permetterà di rispettare i piani di decumulo stabiliti a inizio stagione. Infatti, dopo una settimana circa di soluzione transitoria, con il coinvolgimento strategico dei servizi fitosanitari nazionali e territoriali, il quale ha permesso di continuare a presidiare un mercato strategico garantendo alle mele italiane un chiaro vantaggio competitivo, è stata attivata la procedura definitiva che vede coinvolte le Asl regionali e provinciali nel rilascio della certificazione No-Ogm.
Questa collaborazione merita un cenno particolare, per lo sforzo comune di trovare una soluzione non scontata, che ha consentito all’Italia di proseguire l’export con continuità, preservando una posizione leader tra i paesi esportatori in generale e verso l’India in particolare.

Anche la stagione del prodotto biologico, per il quale Assomela insieme ai propri soci, a Cso Italy e agli altri protagonisti del comparto sta cercando di migliorare la disponibilità dei dati a disposizione per analisi più puntuali e corrette a livello regionale e varietale, procede in maniera regolare.

La riforma bio

Di particolare interesse per gli operatori del comparto è la riforma Bio dell’Ue. Il nuovo regolamento 848/2018 entrerà formalmente in vigore dal primo gennaio 2022 e la Commissione europea sta lavorando alacremente ai numerosi regolamenti applicativi. Questi andranno a normare, tra le altre cose, la fase di conversione, l’uso dei prodotti fitosanitari, l’etichettatura, le certificazioni, i controlli, gli scambi con i paesi terzi. La riforma assume rilevanza ancora maggiore alla luce della pubblicazione imminente del Piano di azione sul biologico da parte della Commissione europea e ovviamente degli obiettivi fissati dalla strategia Farm to Fork.

Prosegue nel contempo il lavoro di sensibilizzazione di Assomela nei confronti delle autorità verso una corretta valutazione degli impatti sul settore delle misure atte a raggiungere gli obiettivi che la strategia si è prefissata. Uno dei temi riguarda, nell’ambito della produzione integrata, la difesa di sostanze attive necessarie per proteggere e garantire il raccolto, per le quali non solo al momento non esistono valide alternative, ma il cui corretto impiego non genera conseguenze negative per l’ambiente. Ad esempio, il caso del captano, per il quale si vorrebbe autorizzare il solo uso in serra, è stato posto al ministero della Salute in un recente incontro, riscontrando apertura alle ragioni dei produttori.

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