Aziende agricole solari. Sempre di più perché si riesce a ridurre sensibilmente i costi energetici e permettere l'innovazione. In azienda trovano sempre più spazio sensori, centraline, droni e altri dispositivi tecnologici che rendono più performante e sostenibile - pensiamo al risparmio idrico e dei fitosanitari - l'attività produttiva.
Con l'autoproduzione di energia è possibile alimentare queste macchine - senza dimenticare i carrelli dedicati alla raccolta della frutta, ai robot per il diserbo e altri veicoli elettrici in attesa dei trattori più potenti a batteria - che rendono anche più agevole il lavoro. Servono investimenti e in questo caso arrivano in aiuto le risorse europee.
Con il Pnrr sono state già assegnate risorse abbondantemente sopra il miliardo e da ieri si possono inviare le domande per l'ultimo bando dedicato all'installazione di pannelli sopra i tetti delle aziende agricole.
Collegarsi alla piattaforma Gse
Da ieri è attiva la piattaforma del gestore dei servizi energetici (Gse) per la presentazione delle domande di finanziamento. C'è tempo fino alle 12 del 14 ottobre 2024 tramite l'area clienti della piattaforma. L'iniziativa è rivolta esclusivamente alle imprese di produzione agricola primaria con progetti localizzati nel Mezzogiorno, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Cosa si finanzia
La misura sostiene l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, incluse le serre, oltre a interventi di coibentazione, rimozione dell'amianto, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
L'aspetto interessante sono i sistemi di accumulo, fino a 100mila euro di finanziamento, che permettono di mitigare una delle criticità del fotovoltaico: la discontinuità della produzione.
Con le batterie l'energia prodotta di giorno si può utilizzare la notte o nelle giornate poco luminose. Non si spresa, non si cede alla rete ed è utile per molti servizi. Pensiamo all'alimentazione delle celle frigo oppure all'alimentazione dei veicoli elettrici.
Contributo a fondo perduto fino all'80%
Dal ministero sottolineano che il terzo avviso incorpora le novità e le regole introdotte con il secondo bando del 2023: il contributo a fondo perduto può arrivare fino all'80% delle spese ammissibili. Le imprese hanno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e partecipare in forma aggregata.
Inoltre, la potenza massima per impianto è fissata a 1.000 kWp, mentre la spesa massima per beneficiario è di 2 milioni e 330mila euro.
Le parole di Lollobrigida
"Siamo orgogliosi di annunciare il terzo bando della misura del Pnrr parco agrisolare, che rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per un'agricoltura sostenibile e innovativa. Con una dotazione di 250 milioni questo bando è una concreta opportunità per le imprese della produzione primaria nelle regioni del Mezzogiorno di rafforzare la sostenibilità del comparto agricolo nazionale in maniera compatibile con le esigenze di produzione. I risultati straordinari del secondo avviso ci dimostrano che siamo sulla strada giusta". Parole del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.