“Il sistema delle Indicazioni geografiche è e resta un perno fondamentale delle politiche di sviluppo agroalimentare del Paese. Un vero e proprio mondo fatto di eccellenza e di enorme forza competitiva che dobbiamo assolutamente difendere. E’ il motivo per cui nelle scelte sull’etichettatura nutrizionale facoltativa abbiamo detto con forza che le Dop e le Igp vanno escluse. Non possiamo confondere il consumatore con i semafori sui prodotti quando c’è un marchio europeo che ne certifica la qualità”. Così la ministra, Teresa Bellanova, nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio in videoconferenza con OriGin Italia, con al centro le proposte strategiche del sistema Dop-Igp avanzate dall’Associazione che riunisce 64 Consorzi, in rappresentanza di oltre il 90% delle produzioni italiane a Indicazione geografica. Adesso, ha aggiunto la ministra, “dobbiamo continuare a lavorare insieme perché non una delle aziende che producono qualità sia indebolita dalla crisi attuale, per rafforzare le filiere e i rapporti tra produttori primari e trasformatori potenziando e moltiplicando il valore del sistema geografico e il legame inscindibile cibo-territorio, non arretrando, anzi, nella battaglia al falso cibo e alle imitazioni delle nostre indicazioni geografiche”.
A difesa delle Indicazioni geografiche , ha osservato Bellanova, “alcune iniziative sono già nel Cura Italia: penso al Fondo indigenti dove, come sapete, ho proposto ci fosse uno stanziamento da 50 milioni di euro; di questi, 27 andranno a prodotti Dop come formaggi, prosciutti e salumi. Mentre stiamo lavorando per rendere immediatamente operativo il pegno rotativo per i prodotti Dop e Igp, compresi vini e bevande spiritose. Abbiamo già predisposto lo schema di decreto e avremo bisogno dell'aiuto dei Consorzi per individuare le caratteristiche di ogni prodotto da sottoporre a pegno. Uno strumento che può dare una mano sul fronte della liquidità”.
“Sebbene la filiera alimentare in questi mesi stia continuando a lavorare con grande determinazione e responsabilità, la sofferenza di alcuni importantissimi segmenti di eccellenza anche in seguito al blocco del segmento Horeca e alla riduzione dell’export è evidente, ed è dato che ho già posto all’attenzione dell’intero Governo”, ha rilevato Bellanova a chiusura dell’incontro che ha visto tra gli altri la partecipazione di Nicola Cesare Baldrighi, presidente OriGin Italia, Cesare Mazzetti, presidente Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, direttore generale Qualivita, e dell’europarlamentare Paolo De Castro. “Proprio per questo – ha concluso Bellanova – in queste settimane abbiamo analizzato e concesso diverse deroghe ai disciplinari e c’è sempre la mia piena disponibilità e quella di tutta l’amministrazione ad affrontare le criticità in corso, così come ad accogliere le proposte a tutela di un segmento che nel mondo rappresenta la qualità italiana. E sulla promozione, che dovrà essere obbligatoriamente la priorità delle prossime settimane, credo sia assolutamente necessario coordinarsi e essere protagonisti con aun contributo di progetti e idee al tavolo del ministero degli Esteri”.
In tre settimane erogati 249 milioni a 138mila beneficiari
Intanto, nelle ultime tre settimane Agea ha erogato aiuti agli agricoltori per 249 milioni in favore di oltre 138mila beneficiari con decreti di pagamento nell’ambito della domanda unica, dello sviluppo rurale, del vino, dei programmi operativi. “Consapevoli di quanto la liquidità per le aziende sia essenziale soprattutto in questo momento, continuiamo a lavorare a marce forzate nei pagamenti in favore delle imprese agricole – ha commentato la ministra Bellanova – e rilevo il grande lavoro che Agea sta svolgendo. Un impegno che abbiamo assunto e che porteremo avanti con puntualità e determinazione anche nelle prossime settimane. Con i pagamenti di quest’ultimo periodo, ammontano complessivamente a 414 milioni le somme erogate e sono oltre 211mila sono le aziende agricole che ne hanno beneficiato”.