04 luglio 2018

Bene l’export dei mirtilli per la Polonia

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Nonostante l'embargo russo del 2014, che ha colpito soprattutto la produzione melicola, i mirtilli si confermano invece una delle colture che più importanti per la Polonia per quanto riguarda l'export. A fornire alcuni dati di uno dei piccoli frutti più amati nel mondo è l'Associazione locale dei coltivatori di mirtilli: ogni anno la Polonia produce tra le 30mila e le 40mila tonnellate di questi frutti, coltivati su circa 5000/6000 ettari,  l'85% dei quali viene esportato principalmente in paesi come il Regno Unito, la Germania e i Paesi Bassi.

In realtà i produttori polacchi stanno entrando anche in altri mercati, ha spiegato il presidente dell'associazione, Ireneusz Komorowski, come ad esempio i paesi Scandinavi e gli Stati baltici, o ancora al di fuori dell'Europa, come in Medio Oriente grazie alla partecipazione a fiere, ma anche paesi come la Cina e il Giappone, continua il presidente, sono interessati ai mirtilli polacchi.

Sul fronte della concorrenza al momento non ci sono preoccupazioni particolari perché il Cile produce in controstagione rispetto alla Polonia e la commercializzazione dei mirtilli di paesi come Spagna, Portogallo e Marocco arriva prima. Qualche preoccupazione, invece, c'è sul fronte della carenza di forza lavoro. Secondo il presidente dell'Associazione, infatti, una delle peculiarità della produzione polacca è sempre stata la qualità assicurata anche dall'elevata preparazione degli addetti che lavorano in questa filiera e anche dal numero di persone impiegate per ettaro (circa 14), superiori rispetto ad altre colture. La mancanza, ora, di personale qualificato potrebbero far salire i costi di produzione.

 

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