18 maggio 2023

Berry trend 2023: tutte le novità dalla serra allo scaffale

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Thomas Drahorad, presidente di NCX Drahorad e ideatore di Italian berry e dell'Osservatorio Piccoli frutti, è uno dei relatori del webinar di myfruit.it Berry trend 2023 – Piccoli frutti: tutte le novità dalla serra allo scaffale.
Fresco del successo dell'International Bluberry Days, organizzato dal 3 al 5 maggio scorsi a Macfrut insieme a Bruno Mezzetti dell'Università politecnica delle Marche, Drahorad porterà alcune delle evidenze scaturite dalla tre-giorni internazionale per animare il confronto tra i relatori del webinar.

“Polarizzazione tra Southern Highbush e Northern Highbush; qualità; frammentazione e localizzazione della produzione; accelerazione, globalizzazione e privatizzazione dei programmi di breeding e nuovi mercati e nuovi consumi sono alcune delle tematiche da approfondire insieme”, dice a myfruit.it Drahorad.

“Lo sviluppo di varietà e di zone di produzione per il mirtillo della tipologia Southern Highbush, con la possibilità di accorciare drasticamente i cicli di entrata in produzione, ha permesso il rapidissimo affermarsi del Perù come principale esportatore globale, cambiando la geografia commerciale e le strategie di sviluppo – spiega – Siamo poi passati da un'era in cui la domanda superava l'offerta, e quindi vincevano volumi e disponibilità, a un'altra in cui i clienti chiedono qualità. Dal concetto più basilare di continuità di fornitura (e quindi di programmazione produttiva e commerciale) alla creazione di linee premium per soddisfare nuovi segmenti di consumo”.

Per quanto riguarda frammentazione e localizzazione della produzione, per Drahorad il mirtillo è ormai coltivato in tutti i paesi che hanno una produzione ortofrutticola: i paesi consumatori stanno diventando produttori (es. Regno Unito), nuovi paesi si affacciano alla produzione con grandi potenzialità internazionali (Turchia e Georgia) oppure con mire più locali (produzione in Sicilia per il mercato siciliano).

“I programmi di breeding, invece, sono passati dalle grandi università e dai programmi pubblici americani alle multinazionali del breeding, che mirano a controllare in modo sempre più pervasivo non solo il miglioramento genetico e l'attività vivaistica ma anche gli aspetti commerciali e di marketing. Ultimo, ma non meno importante, nuovi mercati e nuovi consumi. Mentre i mercati tradizionali continuano a crescere – conclude Thomas Drahorad – si affacciano nuovi mercati (in primis la Cina) e nuove tipologie di acquisto e di prodotto (snack, on-the-go, residuo zero)”.

Appuntamentosu canali linkedin e youtube di myfruit.it lunedì 29 maggio alle ore 15.00. Per informazioni e iscrizioni cliccare qui.

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