12 ottobre 2018

Besana si allarga in Kazakhstan

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E’ stato presieduto dal Presidente di Besana, Pino Calcagni, il seminario sulla frutta secca (nella foto) tenutosi il 20 settembre scorso in Kazakhstan. Voluto per sensibilizzare gli operatori del settore e le istituzioni, il convegno ha visto la partecipazione del direttore del Dipartimento del Ministero dell’Agricoltura kazako Azat Sultanov, a testimonianza dell’importanza crescente che il progetto internazionale del gruppo sta avendo per lo sviluppo rurale del Paese asiatico.

L’iniziativa segue la recente costituzione dell’azienda agricola AgriBiotech KZ, importante punto di riferimento delle attività di Besana nel paese.

Il gruppo infatti, contrastando attivamente la riduzione delle tradizionali aree di produzione di frutta secca a causa del cambiamento del clima, sta assistendo coltivatori ed imprenditori in Est Europa e in Asia Centrale per la creazione di impianti di noci, nocciole e mandorle. L’obiettivo è quello di creare nuove piantagioni di frutta secca in aree idonee ma abbandonate da decenni, dopo il crollo del sistema sovietico, per far fronte alla crescente domanda soprattutto dalla Cina e da altri paesi emergenti.

Il Progetto Besana è stato avviato nel 2014 e oggi l’attività del gruppo, portata avanti dalla Besana International Ltd, si va potenziando. Dalla Polonia e dalla Romania, il progetto si è esteso fino all’Ucraina, intensificandosi proprio in Kazakhstan.

A Turgen, nell’Oblast di Almaty, Besana ha creato un importante impianto pilota, forte di una collezione di ben 62 varietà di noci, noccioli, mandorli e pistacchi. Non solo: ha collaborato con importanti vivai e creato strutture di proprietà per la micropropagazione e la crescita delle piante da vendere ai coltivatori che collaborano al progetto agricolo.

Sempre in Kazakhstan il colosso della frutta secca ha lanciato il progetto “Pincode”: un vivaio con attrezzature moderne che conta quattro serre, l'ultima delle quali inaugurata lo scorso 20 settembre a Turgen, in occasione del convegno.

Nel corso del seminario, a cui hanno preso parte un centinaio di partecipanti, Pino Calcagni, promotore e protagonista del progetto, ha tenuto una relazione in cui ha illustrato l’attività svolta negli ultimi anni manifestando l'intenzione di uno sviluppo nel medio-lungo periodo. “La produzione di frutta a guscio e in particolare delle specie mediterranee come nocciole, noci e mandorle – ha detto Calcagni – rappresenta una magnifica opportunità per convertire e valorizzare i suoli dell’Europa Centro Orientale e dell’Asia Centrale, quali Croazia, Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia, Ucraina e Kazakistan. AgriBioTech KZ fornirà un supporto commerciale attraverso adeguati contratti di acquisto per un periodo rinnovabile di 10-15 anni a condizioni di mercato e faciliterà l'acquisto dell'attrezzatura tecnica necessaria in Italia; inoltre offrirà assistenza durante il periodo post-raccolta”.

La formazione degli agronomi destinati ai territori coinvolti secondo gli standard più elevati è un altro punto essenziale per incoraggiare le aspiranti imprese. Tra le varietà di punta coinvolte nel progetto, ha ricordato il patron di Besana, ci sono le nocciole Tonda di Giffoni, Tonda Gentile delle Langhe e Tonda Nocciola romana.

 

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