Un premio per la confezione in cartone ondulato più distintiva e innovativa realizzata dalle aziende ortofrutticole. E’ quanto ha pensato e voluto Bestack. Una idea sostenuta e promossa da myfruit.it.
Detto così sembra semplice. Ma in materia di imballaggi ci sono norme che regolano puntualmente ogni singolo aspetto. Secondo la direttiva europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi (che modifica e integra la direttiva 94/62/CE) che è stata recepita nel nostro ordinamento nazionale con il D.lgs. 152/06 (ex D.lgs. 22/97), è importante ad esempio distinguere tra imballaggio primario e imballaggio secondario.
Imballaggio primario…
L’imballaggio primario è quello a contatto diretto con il prodotto, concepito in modo da costituire nello store una unità di vendita per l’utente finale o il consumatore. In poche parole è il primo involucro o contenitore del prodotto che riveste direttamente l’articolo per la vendita, molto spesso ciò che il consumatore acquista e si porta a casa.
Le funzioni principali sono la protezione e la conservazione da alterazioni e contaminazioni, oltre all’inserimento di informazioni necessarie come: la data e il lotto di produzione, il codice identificativo del prodotto e altre informazioni, come la data di scadenza e le proprietà nutrizionali, nel caso di prodotti alimentari.
… e imballaggio secondario
Si parla di imballaggio secondario quando invece c’è un secondo packaging che riveste l’imballaggio primario. Secondo la normativa, nel punto di vendita costituisce il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all’utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nello stesso punto di vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche.
In ortofrutta, poi, ci sono gli imballaggi di trasporto che sono al contempo esposizione e imballaggi primari: i cosiddetti plateaux in cui si trova il prodotto sfuso in alveoli, in caso di prodotto monostrato, o meno.
Ai fini della normativa tanto basta. Il resto – tutto ciò che va oltre la mera protezione dell’integrità del prodotto – fa rientrare di diritto l’imballaggio tra le componenti fondamentali della presentazione del prodotto, in grado di suggerirne e delineare la stessa identità del prodotto contenuto.
È così che con il contest Bestack intende premiare il ruolo dell’imballaggio nel miglioramento della notorietà del prodotto, sia esso primario o secondario, in termini sia B2B che B2C.
Business to business
Cosa può fare il packaging nel B2B? Poiché in genere il prodotto ortofrutticolo rimane pressoché invariato nel gusto e nell’aspetto, sempre più aziende utilizzano il packaging per differenziarsi dai competitor. Così tra le mani dei retailer si vedono sempre più scatole in edizione limitata, dedicate a occasioni particolari come le festività o l’impegno in una causa sociale. Molte di queste sono talmente affascinanti e particolari che restano negli uffici come elementi decorativi una volta consumato il prodotto contenuto. Un modo per restare sempre vicino ai pensieri dei buyer. Senza contare poi anche le gift box, magari per migliorare la notorietà dell’azienda nel complesso.
Business to consumer
E per il packaging nel B2C? In reparto la competizione è intensa e il consumatore ha sempre i minuti contati per fare la spesa: un packaging distintivo contribuisce alla riconoscibilità del brand. La forma, il colore e il logo possono diventare elementi iconici associati al prodotto e al brand. Ma non solo, una volta che il prodotto è arrivato nelle case dei consumatori, l’imballaggio può essere utilizzato per comunicare i valori della marca e raccontare la storia della produzione agricola, la trasparenza sull’origine e le pratiche sostenibili che possono influenzare positivamente la percezione del brand. Questo approccio è sempre più apprezzato dai consumatori che cercano prodotti che riflettano i loro principi. Ma non solo: un imballaggio ben progettato può contribuire a creare un’esperienza positiva per il consumatore. L’apertura del prodotto e l’interazione iniziale con l’imballaggio possono influenzare la percezione generale del cliente nei confronti del brand.
Per l’ortofrutta, l’imballaggio gioca un ruolo multifunzione nel miglioramento della notorietà del brand, sia nel B2B che nel B2C. La sua progettazione accurata deve bilanciare aspetti pratici come la protezione del prodotto con elementi visivi che contribuiscono a creare una connessione emotiva con il pubblico di riferimento.
Un premio per mettersi in gioco
Volete mettervi in gioco? Possono partecipare tutti questi tipi di scatole, da quelle già sul mercato ai prototipi, purché in cartone e realizzati nel 2023. Quindi non resta che partecipare al contest di Bestack che myfruit.it sostiene come media partner esclusivo.