Entro il 2018, Bestack intende raggiungere la totale copertura di certificazioni per la gestione forestale sostenibile. È quanto annuncia il consorzio non profit di ricerca dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta che da anni collabora con il WWF Italia per sviluppare attività per orientare il settore verso processi sempre più sostenibili. Quello della sostenibilità ambientale è oramai un argomento molto importante nel settore agroalimentare e in quello ortofrutticolo in particolare poiché per il packaging di questi prodotti, per ragioni di igiene e resistenza degli imballaggi, bisogna fare ricorso a fibra vergine.
Nell’ultimo studio di filiera nato dalla collaborazione tra Bestack e WWF Italia che ha indagato l’orientamento del settore degli imballaggi in cartone ondulato verso l’impiego di materie prime rinnovabili e sostenibili è emerso che dal 2011 al 2013 la percentuale di carta non certificata nella produzione italiana di imballaggi in cartone ondulato si è dimezzata, passando dal 24% al 12%. Grazie agli impegni presi da Bestack, si azzererà nei prossimi 4 anni. La carta certificata FSC (ente non governativo che ha creato negli anni un sistema di controllo basato su stringenti regole di produzione e utilizzo del legname) è quella maggiormente usata oggi e in prospettiva, dal 70% nel 2011 all’81% nel 2013, con trend in crescita.
WWF ha definito, per Bestack e per le aziende consorziate, un percorso di miglioramento della politica e delle pratiche in termini di ricorso a fonti certificate, proponendo l’adozione di una serie di obiettivi specifici per rafforzare il proprio impegno verso una maggiore sostenibilità ambientale, fino ad arrivare entro il 2018 a un approvvigionamento pari al 100% di prodotto certificato.
“Le aziende consorziate si sottoporranno volontariamente a un piano di monitoraggio, che andrà a implementare la certificazione Bestack Quality Approved (BQA) che garantisce la prestazione degli imballaggi – dichiara il direttore di Bestack, Claudio Dall’Agata -. Attraverso gli obiettivi condivisi con il WWF, oggi insieme alle aziende consorziate facciamo passi importanti in termini di sostanza, siamo i primi tra tutte le filiere dei materiali da imballaggio ad avere assunto un impegno concreto di miglioramento nei confronti della salvaguardia dell’ambiente, dalla materia prima, al consumo e al recupero, al fine di contribuire ancor più a sostenere la produzione ortofrutticola italiana nel mondo, la cui competitività passa anche attraverso l’impegno ambientale”.