C'è la firma di Bestack sotto le più importanti innovazioni che interessano il settore italiano degli imballaggi in cartone ondulato. Dal 2004 il Consorzio ricerca assieme alle migliori università le soluzioni più efficienti per i propri associati, nove “colossi” che rappresentano il 90% delle aziende produttrici di imballaggi in cartone ondulato con specializzazione in ortofrutta.
«Bestack svolge attività di ricerca, innovazione e certificazione di prodotto per il settore degli imballaggi in cartone ondulato al servizio della filiera – spiega Claudio Dall'Agata, managing director di Bestack – e se la ricerca produce un brevetto questo è a disposizione di tutte le aziende commerciali socie di Bestack».
La mission del consorzio è una sola: «individuare soluzioni al servizio delle aziende affinché queste siano in grado di rispondere meglio al produttore di frutta e alla distribuzione finale». I progetti di Bestack spaziano in vari settori e si avvalgono dei migliori atenei italiani: «Ci occupiamo di ricerca diretta e indiretta e collaboriamo con vari atenei in base alla specializzazione – spiega Dall'Agata – per quanto riguarda la ricerca ambientale e igienico-sanitaria collaboriamo con il Politecnico di Milano, con l'università di Bologna facciamo ricerca economica e con l'università di Bergamo studiamo le migliori soluzioni nel campo della logistica».
Bestack commissiona anche agli atenei ricerche di mercato sul settore ortofrutticolo, per capire cosa richiedono i produttori e i distributori. Tra le ultime innovazioni di Bestack l'imballaggio attivo che consente di allungare la shelf-life della frutta, una soluzione in corso di sperimentazione con alcune importanti aziende. Una nuova soluzione di packaging brevettata e disponibile a tutte le nostre aziende – spiega Dall'Agata – affinché lo applichino al mercato nel totale vantaggio del consumatore finale senza costi in più.