Ancora frodi nella logiatica, questa volta per 100 milioni.
A Torino, secondo le indagini condotte dagli inquirenti, un modello di evasione fiscale su larga scala coinvolgerebbe colossi della logistica della portata di Amazon Italia Transport, General Logistics System Enterprise (Gls) e Sda Express Courier.
I fatti
Secondo quanto emerso fino a ora, un presunto business illecito basato su false fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni d’Iva e dichiarazioni fraudolente avrebbe da un lato agevolato lo sfruttamento della manodopera, dall'altro dato luogo a pratiche di concorrenza sleale.
L’inchiesta affronta il tema dei contratti irregolari e degli appalti al ribasso: dopo perquisizioni e indagini, che prendono in considerazione il periodo che va dal 2019 al 2023, sono al momento 27 gli indagati.
Come da copione anche questa volta alla base del sistema fraudolento ci sarebbero le cosiddette società serbatoio di manodopera che dissimulano somministrazioni irregolari di operatori a favore di committenti più o meno conniventi.
L'obiettivo è massimizzare guadagni illeciti in virtù del mancato pagamento delle imposte, delle ritenute da lavoro dipendente e dei contributi previdenziali.
Le conclusioni dei magistrati
Nel decreto i magistrati scrivono che sarebbe "verosimile ritenere che le società filtro e i collegati serbatoi di manodopera somministrino in maniera illecita personale dipendente ai clienti utilizzando come copertura contratti di appalto".
Le cifre in gioco sono rilevanti: dai capi d’imputazione emergerebbe che tra il 2019 e il 2023 i colossi della logistica avrebbero complessivamente evaso l’Iva per circa 50 milioni. A questa cifra si aggiungerebbero i milioni evasi dalle altre società coinvolte nelle indagini.