A ottobre è prevista l'attesa inaugurazione del Parco Agroalimentare FICO Eataly World, che certamente catalizzerà i riflettori della stampa sia italiana che estera su Bologna e sul suo centro agroalimentare, nel frattempo il CAAB archivia un'altro anno, il 2o16, positivo, con dati in ordine e rilancia sul fronte della sostenibilità agroalimentare e l'energia pulita: aspetti non secondari considerando che proprio l'anno scorso gli operatori del mercato ortofrutticolo si sono trasferiti nella Nuova Area Mercatale, NAM, grande 50mila metri quadri.
Impianto solare, con la terza tranche produzione energetica a 15MWh
Utile netto di 400mila euro nel 2016. È il sesto esercizio consecutivo con andamento positivo, in controtendenza rispetto al sistema dei centri agroalimentari italiani: un aspetto sottolineato dal presidente del CAAB Andrea Segré durante la conferenza stampa del 5 aprile. “ll dato complessivo conferma quindi una ritrovata efficacia di gestione ad ampio raggio, a maggior ragione considerando che si è posta la necessità di fronteggiare la sfida relativa al trasloco della Nuova Area Mercatale e al rinnovo della piattaforma logistica. E che in questi anni CAAB ha avviato significativi investimenti sul piano della sostenibilità: a cominciare dall’impianto solare su tetto, il più vasto d’Europa“. Proprio durante la conferenza l'annuncio di un ulteriore espansione con la terza tranche che aggiungerà la produzione energetica di 1 MWh sulla copertura di NAM e successivamente di ulteriori 3 MWh sui parcheggi di Fico. La produzione energetica complessiva arriverà ora a 15 MWh.
Rimborso del debito al Comune di Bologna
Il direttore generale Alessandro Bonfiglioli, invece, ha evidenziato le cifre corrisposte, sempre negli ultimi 6 anni, al Comune di Bologna: “una quota complessiva di € 13.534.332. La cifra è inclusiva della politica avviata per il rimborso anticipato del debito, che risaliva alla costituzione della società: dopo aver azzerato i debiti bancari nei precedenti esercizi CAAB ha infatti rimborsato al Comune di Bologna 1 milione € nel 2015 e nel 2016 3 milioni €. Nel primo trimestre 2017 sono già stati versati ulteriori 2,3 milioni di rimborsi anticipati».
Monitoraggio ortofrutta, certificazione SGS
“CAAB è l’unico mercato all’ingrosso in Europa a poter vantare, oltre a una certificazione ISO 9000, anche la certificazione di prodotto rilasciata dall’ente internazionale SGS – ha sottolineato infine il Centro Agroalimentare di Bologna nella nota -. Questo vuole dire che i prodotti distribuiti dal CAAB sono controllati attraverso un sistema di monitoraggio estremamente sofisticato. Un controllo volontario che si aggiunge ai controlli quotidianamente effettuati dalla AUSL sull’ortofrutta commercializzata dalle 16 aziende grossiste che operano al CAAB, 1 consorzio che raggruppa 135 aziende e 55 imprese agricole. Al CAAB sono operativi tre agronomi specializzati e ogni anno in media vengono svolte 100.000 analisi. Il Marchio CAAB/sgs è rilasciato a tutte le aziende che aderiscono al sistema e si sottopongono periodicamente a controlli effettuati non solo da ispettori CAAB Scpa ma anche da Ispettori SGS”.