Sta per terminare la campagna dei prodotti stagionali estivi di Vip. Se da un lato le temperature altissime registrate a luglio e agosto hanno portato ad una maturazione precoce e ad una contrazione dei volumi, dall’altro l’Associazione delle cooperative di produttori ortofrutticoli della Val Venosta è riuscita a dar vita a prodotti di grande qualità, molto apprezzati da clienti e consumatori.
La situazione cavolfiore
La vendita del cavolfiore estivo, per il quale Vip è leader in Italia e che a metà giugno aveva dato l’avvio alla campagna dei prodotti stagionali, è ormai agli sgoccioli. I volumi del cavolfiore sono stati inferiori a quelli stimati, 2.500 tonnellate contro alle 3mila previste, ma, diversamente che per gli altri prodotti, non a causa del caldo. Sono state due le motivazioni: una leggera riduzione degli ettari destinati alla coltivazione e l’attacco della mosca Delia Radicum che ha causato danni al prodotto. La domanda, invece, si è mantenuta molto alta. “Il cavolfiore della Val Venosta è un prodotto richiestissimo, la sua domanda cresce di anno in anno”, dichiara Gerhard Eberhöfer, responsabile per i prodotti estivi di Vip.
Ciliegie record
Passando alle ciliegie, la raccolta è stata invece da record: 735 tonnellate, a fronte di un valore medio degli altri anni intorno alle 400 tonnellate, con un massimo di 500. È stato molto alto iI numero dei frutti sulle piante, caratterizzati però da calibri minori del solito a causa della velocità di maturazione dovuta al caldo. “Quest’anno il calibro medio è stato sui 26 millimetri, con una percentuale bassa di frutti con calibro 28 o 28+. Questo chiaramente ha portato ad una remunerazione un po’ più bassa per i produttori”, commenta Eberhöfer con la consueta trasparenza che contraddistingue il team Vip.
Fragole: calibri piccoli, ma volumi in linea
Riguardo alle fragole, prodotte prevalentemente in Val Martello, i volumi si sono mantenuti in linea con quelli delle precedenti stagioni, intorno alle 300 tonnellate. Anche qui, i calibri sono stati un po’ più piccoli del solito, causa le già citate temperature, ma la remunerazione per i produttori in questo caso è stata molto buona. Spiega Gerhard Eberhöfer: “A causa del grande caldo, c’è stata una mancanza di prodotto in altre zone di produzione, da cui sono derivati prezzi più alti per quello presente sul mercato”.
Albicocche in ripresa
Per quanto riguarda le albicocche, il Consorzio ha prodotto il 50% di prodotto in più dello scorso anno, in cui la raccolta era stata scarsissima a causa di condizioni climatiche disastrose per questo frutto. C’è da sottolineare che il +50% rispetto al 2021 corrisponde comunque ad un circa -30% rispetto alla raccolta media. Commenta il responsabile prodotti estivi del Consorzio: “L’albicocca è delicatissima e, nonostante quest’anno le cose siano andate meglio dell’anno scorso, non è mancato un fenomeno di grandine a luglio, che ha compromesso i volumi. Inoltre, le temperature record hanno provocato una maturazione molto veloce, che ha accorciato la durata del periodo di vendita”.
È da segnalare che per cavolfiori, ciliegie e albicocche una parte del prodotto è biologico. Non si tratta di una percentuale alta ma, afferma Eberhöfer, “Per noi è fondamentale, perché teniamo al fatto che per ogni prodotto del Consorzio, all’offerta risultante dalla produzione integrata si affianchi quella da produzione biologica”.
E il discorso si può allargare: i prodotti stagionali estivi non rappresentano, in quantità, una quota molto vasta nel paniere del Consorzio, dove le mele la fanno sempre da padrone, ma sono comunque una nicchia preziosa all’interno del mondo Vip, che affianca il prodotto principale aggiungendo qualità alla qualità e servizio al servizio. “Per il cavolfiore di montagna siamo marketleader italiani e le fragole della Val Martello e le albicocche della Val Venosta sono diventati cosiddetti love products dei consumatori, con sagre frequentatissime ogni anno”, conclude Eberhöfer.
Fonte: Vip