“La Cina rappresenta una destinazione di grande interesse per l’agroalimentare italiano e siamo determinati a lavorare con voi per consentire l’accesso al mercato cinese a sempre più produzioni italiane di eccellenza”. Con queste parole la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha aperto il bilaterale con l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Li Junhua, svoltosi ieri in presenza al ministero delle Politiche agricole.
“La firma, nell’agosto scorso, dell’Addendum al Protocollo per l’export di kiwi – ha proseguito Bellanova – ha rappresentato un piccolo passo importante su questo percorso. Auspichiamo ora che possano essere portati avanti più speditamente i negoziati sul Memorandum per l’export di pere, con la messa a punto di un primo testo e una proposta che definisca i criteri per la realizzazione delle ispezioni in videoconferenza, necessarie per superare gli ostacoli di questo periodo di crisi e di restrizione dei viaggi. E’ importante assicurare che i prossimi appuntamenti bilaterali siano finalizzati a raggiungere risultati concreti e operativi”.
Nel cordiale confronto durato circa un’ora, anche l’accordo Ue-Cina sulle indicazioni geografiche, concluso nel novembre scorso dopo 10 anni di negoziati con l’individuazione, per ciascuna parte, di 100 indicazioni geografiche cui assegnare un elevato livello di protezione, assicurando la tutela da imitazioni o pratiche sleali.
“Quell’accordo – ha sottolineato la ministra Bellanova – rappresenta un successo per entrambe le parti. Convinti dell’opportunità per lo sviluppo delle nostre aree rurali, confidiamo in una sua rapida entrata in vigore, certi che i nostri Paesi sapranno approfittare di questa opportunità per presentare e valorizzare sui rispettivi mercati il meglio della propria produzione. Ai nostri consumatori offriamo così garanzie sull’origine e la qualità dei prodotti, proteggendo dalle numerose contraffazioni che dilagano nel mercato agro-alimentare. Ma il successo di ogni intesa risiede nella sua attuazione. In questo senso la protezione delle indicazioni geografiche dovrà riguardare il mercato reale e soprattutto il sempre più fiorente mercato on line”.
A questo proposito Bellanova ha ricordato l’efficace collaborazione tra Alibaba e l’Ispettorato per la qualità e la repressione delle frodi Icqrf, giunta ormai al quarto anno di operatività, importante anche per il coinvolgimento italiano nel Comitato consultivo sulla proprietà intellettuale lanciato dalla piattaforma commerciale cinese per le piccole e medie imprese. “L’Italia è l’unico Paese europeo che ha già registrato nelle piattaforme del gruppo Alibaba tutti i 26 prodotti Dop/Igp ricompresi nell’accordo stesso”, ha ricordato la ministra. “Per noi è fondamentale che la tutela dei nostri prodotti includa tutti i livelli dei domini web”.