20 febbraio 2015

Biofach 2015. C’è anche l’ortofrutta nel tempio del biologico mondiale

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L’interesse è crescente, e sebbene l’Italia sia un mercato ancora inferiore quanto a consumi rispetto a quello di altri paesi, il comparto biologico è certamente uno dei segmenti che più di altri sta cavalcando l’onda lunga della crisi con maggior agilità. L’appuntamento mondiale per il settore, Biofach, si è svolto a Norimberga settimana scorsa dall’11 al 14 febbraio. Non sono mancate, ovviamente, le presenze italiane, anche nel comparto ortofrutticolo, sebbene quest’ultima non abbia un ruolo centrale all’interno della fiera tedesca.

D’altronde, Biofach è la fiera del biologico tout court. Dopo aver girato tra padiglioni e stand, emerge come alcuni settori abbiano assunto un’importanza sempre più crescente. Il segmento dei trasformati e derivati, per esempio, si dimostra sempre di più un settore molto decisamente vitale, che ha investito con costanza nella comunicazione e ora raccoglie i frutti. Per non parlare dei cosmetici biologici: un esempio, quest’ultimo, anche eclatante e indicativo di quanto questa industria abbia saputo sfruttare le potenzialità del settore in termini di marketing. Spetta ora all’ortofrutta biologica italiana, che a livello qualitativo ha picchi di eccellenza invidiabili, fare dei passi avanti decisivi anche dal punto di vista comunicativo.

La fiera di Norimberga è stata anche l’occasione per presentare il Biodiversity Park, l’area tematica dedicata al biologico di Expo 2015 di Milano organizzata da Bologna Fiere. Duccio Campagnoli, presidente di Bologna Fiere ha presentato il progetto insieme ai tre partner del progetto: Federbio, Alce Nero e NaturaSì. Oltre al comune obiettivo di diffondere una cultura bio, con il ritorno ad un’agricoltura in armonia con la terra, tutti hanno sottolineato l’importanza del racconto come strumento ideale per avvicinare i prodotti a chi li mangia. Si parte dal miele simbolo della biodiversità per poi parlare ogni mese di un tema legato ad un prodotto, fra i quali ci saranno il pomodoro, la frutta, il grano. L’alta cucina avrà un ruolo di primo piano, ritenuta fondamentale nel dare valore ai prodotti della terra  e per innalzarli a protagonisti del Biodiversity Park.

Crediti foto: Sana

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