A fronte della gravissima emergenza sanitaria in atto, Assobio (l'associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali) osserva come – se ci sono aree in grande difficoltà, specialmente per quanto riguarda il mondo della ristorazione e delle mense – sempre più consumatori utilizzino e apprezzino la qualità delle filiere biologiche italiane con conseguente aumento della produzione e delle vendite.
Fatta salva la particolare attenzione che deve essere rivolta alla salute dei lavoratori, fornendo presidi sanitari adeguati, Assobio consiglia di utilizzare tutte quelle iniziative di job rotation che aiutano a non appesantire il lavoro di chi si trova in prima linea, grazie alla disponibilità, all'impegno e al coraggio dei quali è possibile mantenere questo servizio indispensabile alla nostra società. Oltre a una collaborazione fra i vari reparti delle aziende, è indispensabile che, specialmente nei punti vendita, si cerchi di limitare il più possibile il formarsi di assembramenti, deleteri per il rischio di contagio, con orari adeguati alle necessità dei consumatori.
“Per fare questo e per evitare stress eccessivi e non sopportabili da parte dei lavoratori – sostiene il presidente, Roberto Zanoni – si suggerisce l'inserimento di giovani, magari a tempo determinato, per ricoprire ruoli che integrano e alleggeriscono il lavoro degli altri operatori”. In questo modo si potrà contribuire a creare nuovi posti di lavoro, anche se solo temporanei, in un momento di grande incertezza occupazionale.
“Una particolare attenzione sarà rivolta anche alla filiera agricola, garantendo pagamenti puntuali e il giusto prezzo a tutti gli operatori che coraggiosamente continuano a garantirci l'approvvigionamento alimentare” aggiunge Roberto Zanoni.
L'individuazione del prezzo giusto dei prodotti biologici per la salvaguardia di aziende agricole e consumatori è un tema caro ad Assobio. Per assicurare un futuro prospero alla filiera del biologico e garantire al consumatore un prodotto sano e sicuro, è necessario salvaguardare prima di tutto gli agricoltori. Il fatto che ciò venga sostenuto da Assobio non è sorprendente per chi vuole indirizzare in modo coerente i processi produttivi del biologico, sostenere il mercato e proteggere l'ambiente. Gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di lavorare serenamente ed essere adeguatamente compensati, specialmente in questo momento in cui è divenuta complessa l'esportazione e sono stati vietati i mercati locali. E' determinante per il futuro del biologico e del pianeta pagare in modo corretto chi produce in maniera coerente.