25 gennaio 2024

Biotech: Regione Emilia-Romagna plaude a primo ok da Ue

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“Il primo via libera di Bruxelles alla regolamentazione delle biotecnologie in agricoltura rappresenta un risultato importante. Ora attendiamo che la misura sia approvata definitivamente da parte del parlamento europeo entro la fine della Legislatura”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che ha espresso la soddisfazione della Regione Emilia-Romagna per l’approvazione in commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del parlamento europeo della relazione emendativa al regolamento sulle nuove tecniche genomiche (Ngt, New genomic techniques).

Via alla coltivazione di nuove varietà con le Tea

Una nuova regolamentazione autorizzerà la coltivazione di nuove varietà ottenute da (Tea), misura che si inserisce a pieno nel quadro della transizione verde e della riduzione degli agrofarmaci. Il provvedimento dovrebbe arrivare all’assemblea plenaria del parlamento Ue già il prossimo 6 febbraio.

“Per garantire produttività e sostenibilità dell’agricoltura – ha aggiunto Mammi – le nuove tecniche genomiche sono fondamentali. Si tratta di tecniche innovative, che possono dare un contributo essenziale per far fronte alle sfide della transizione verde ma anche come strumento indispensabile contro le fitopatie e i cambiamenti climatici che già oggi, da soli, spiegano tra il 20% e il 50% delle fluttuazioni del rendimento agricolo”.

“Le biotecnologie – ha concluso l’assessore – sono già autorizzate in diversi Paesi e senza una apposita legislazione dell’Unione europea, ricerca e investimenti potrebbero essere attratti proprio da Paesi extraeuropei”.

Brinda Assosementi

Assosementi esprime soddisfazione per il voto della commissione ambiente sul regolamento Tea. “Questa decisione supporta l’innovazione sostenendo la transizione verso un sistema produttivo più sostenibile. Siamo finalmente giunti all’ultimo miglio di un percorso iniziato quasi dieci anni fa e che può portare a una nuova rivoluzione verde per l’agricoltura italiana ed europea”, ha commentato Alberto Lipparini, direttore dell’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane.

“È doveroso ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto l’importanza di questi strumenti e supportato il nuovo regolamento che chiarisce la differenza tra le piante ottenute con queste tecniche e gli Ogm, ha continuato Lipparini. Un aspetto evidenziato nei giorni scorsi anche da 37 premi Nobel e oltre 1.500 scienziati che hanno sottoscritto una lettera aperta agli eurodeputati per sottolineare il ruolo chiave che possono avere le Tea per il futuro dell’agricoltura”.

Gli auspici

“Il nostro auspicio è che si possa giungere a un accordo finale sul regolamento entro la fine di questa legislatura europea. Ci aspettiamo che il voto in plenaria di febbraio possa essere il passaggio conclusivo che consentirà agli agricoltori di avere pieno accesso all’innovazione e di poter fronteggiare le emergenze legate al cambiamento climatico e i problemi causati dai nuovi patogeni. In questo scenario, auspichiamo possa trovare spazio anche il rinnovo della possibilità di sperimentazione in campo dei prodotti ottenuti mediante Tea, per permettere all’Italia di rimanere competitiva e rispondere con approcci innovativi alle sfide che l’agricoltura già oggi deve affrontare”, ha concluso Lipparini.

Fonte: Regione Emilia-Romagna e Assosementi 

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