“Noi non stiamo puntando, in questo momento, sui prodotti ortofrutticoli certificati Dop e Igp”. Non usa troppi giri di parole Nicola Aldegheri, responsabile ortofrutta della Commerciale Brendolan, per illustrarci l’attuale politica commerciale nei confronti dei prodotti certificati ortofrutticoli italiani presente nei circa 300 punti vendita controllati. “Il problema principale è che facciamo molta fatica a trasferire al consumatore finale il valore aggiunto intrinseco in un prodotto ortofrutticolo che sia anche munito di certificazione di origine. Costano di più e, quindi, soprattutto in questo periodo, il consumatore preferisce scegliere seguendo altri fattori. In realtà abbiamo provato molte volte in molti punti vendita, ma la rotazione continua ad essere bassa e con prodotti deperibili questo porta ad avere poi troppi problemi”. C’è quindi ancora scarsa conoscenza da parte del cliente finale? “Sì e c’è anche un problema di comunicazione. Per noi, alla fine, parlano le vendite: i numeri ci confermano, quindi, che al momento, non c’è una specifica richiesta di prodotti dell’ortofrutta Dop o Igp”. Nonostante questo, il tema della tracciabilità continua ad essere importante nelle motivazioni di acquisto: “Il consumatore legge l’etichetta e capita anche che i nostri fornitori ci dicano che hanno ricevuto telefonate o mail da nostri clienti che chiedevano ulteriori informazioni sui prodotti acquistati”.
Fonte foto: corriereortofrutticolo.it