“L'Europa non può rinunciare, nel negoziato sulla Brexit, ai principi di uguaglianza e solidarietà alla base del suo modello sociale, né tanto meno intende riaprire, come chiede Londra, il dossier sulle Indicazioni geografiche agroalimentari (Dop e Igp) chiaramente tutelate nell'accordo di recesso dall'Ue”. Lo sostiene Paolo De Castro, membro della commissione Commercio del Parlamento europeo e relatore per il gruppo S&D , commentando il voto a grande maggioranza dell'Assemblea plenaria (571 voti a favore, 36 contrari e 91 astenuti) che ha definito le proprie raccomandazioni per i negoziati su un nuovo partenariato tra l'Ue e il Regno Unito.
“Nel testo – spiega l'eurodeputato PD – abbiamo inserito vari riferimenti alla protezione dei nostri standard produttivi e di sicurezza alimentare che, purtroppo, insieme alla protezione delle Indicazioni geografiche, il Regno Unito sta minacciando di voler sacrificare pur di concludere accordi con altri partner commerciali, a partire dagli Stati Uniti, come ha oggi reso noto il capo negoziatore europeo, Michel Barnier”. “Al momento – prosegue De Castro – dobbiamo constatare che il negoziato si presenta tutto in salita, anche se rimaniamo fiduciosi su un'evoluzione più costruttiva delle trattative nei prossimi mesi per scongiurare il no-deal, nel nostro mutuo interesse. Il Parlamento ha comunque oggi riaffermato che un accordo post-Brexit non può prescindere da condizioni di concorrenza leale per i nostri produttori, aziende, cooperative, in una parola l'integrità del mercato interno e la parità di condizioni tra i cittadini sulle due sponde della Manica, il cosiddetto ‘level playing field'. Ma anche a standard sociali, occupazionali, ambientali e di sicurezza alimentare a livelli equivalenti, e i più alti possibili”.
“La nostra forza è l'unità che ha ritrovato l'Europa dopo la crisi del coronavirus. Parlamento, Consiglio e Commissione europea guardano nella stessa direzione nelle trattative per il divorzio con Londra, pronti a dare tutte le chance al negoziato. Ma non a tutti i costi. ‘Ci dispiace dirlo – conclude De Castro – ma siamo convinti che il Regno Unito rimpiangerà questa scelta. D'altra parte – come ha affermato due giorni fa Romano Prodi – il salto anti-crisi che l'Europa sta realizzando, non sarebbe mai potuto avvenire con la Gran Bretagna dentro all'Ue”.