Non è sono stati ancora quantificati con precisione, ma è certo comunque che sono ingenti, i danni provocati dalla violenta grandinata che si è abbattuta la scorsa settimana nel catanese, interessando appieno anche il territorio di Bronte. Le prime stime, da verificare, parlano di danni che potrebbero avere raggiunto addirittura il 50%. Sul fronte istituzionale, il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha fatto sapere di aver già sentito l’assessore all’Agricoltura, Antonino Caleca, per avviare immediatamente la verifica delle zone interessate e l’accertamento dei danni. “Tale verifica è necessaria – ha dichiarato Crocetta – per la dichiarazione dello stato di calamità. Il governo vuole manifestare piena solidarietà nei confronti degli agricoltori che hanno visto sfumare all’improvviso i sacrifici di due anni di lavoro”. La Sicilia è l’unica regione italiana in cui si coltiva pistacchio e, quello verde di Bronte, può fregiarsi dal 2010 del riconoscimento Dop, denominazione di origine protetta. La raccolta del pistacchio brontese è biennale e viene fatta negli anni dispari (quindi quest’anno), tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Ogni pianta produce da 5 a 15 chilogrammi di tignosella (così è chiamato il frutto smallato ed asciugato) con punte massime di 20-30 chilogrammi.
15 giugno 2015
Bronte, dopo la grandinata si contano i danni
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