All’indomani della violentissima grandinata che ha messo in ginocchio tanti produttori di pistacchio di Bronte, le istituzioni locali si stanno organizzando per richiedere una risposta soddisfacente da parte dello Stato e della Regione. Come è noto, pare che il danno provocato dalla grandinata della settimana scorsa abbia causato una perdita di oltre il 50% del prodotto, vanificando quindi di fatto molto del lavoro degli ultimi due anni (a Bronte il pistacchio viene infatti raccolto a cadenza biennale, durante gli anni dispari). Nei giorni scorsi il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha incontrato i produttori per raccogliere le loro istanze e portarle sui tavoli istituzionali. Dall’incontro è emerso che l’amministrazione comunale è intenzionata a chiedere in primo luogo lo stato di calamità naturale, per fare recuperare ai produttori il mancato guadagno. Se tuttavia questa strada incontrasse delle difficoltà, è pronta anche l’ipotesi di fare votare alla Regione Siciliana una legge ad hoc, che impegni a riconoscere una certa somma ai produttori. Un tale provvedimento, tra l’altro, ha già un precedente che risale al 1987. Allora, la Regione Siciliana votò una legge che permise ai produttori di pistacchio di percepire 450 mila lire per ettaro, con lo scopo di valorizzare tale produzione.
17 giugno 2015
Bronte, sarà richiesto lo stato di calamità
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