C’è euforia al CAAB di Bologna. Manca poco, infatti, al completamento dei lavori della Nuova Area Mercatale (NAM) all’interno della quale sarà operativo il Centro Agroalimentare di Bologna. La conclusione dei lavori è prevista per il 31 gennaio.
“Ma già nei prossimi giorni – sostiene il direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli in occasione di un sopralluogo – inizierà l’accesso dei concessionari ai magazzini e gli uffici per trasportare materiali e archivi. Una tempistica record, quella della realizzazione di NAM: dodici mesi a fronte degli oltre dieci anni che erano serviti per l’edificazione della precedente sede di CAAB”.
La nuova struttura sarà completamente occupata – il vecchio CAAB lo era solo 60% – e “stanno anche arrivando richieste da nuovi operatori, in controtendenza nazionale” si legge in una nota. Una struttura all’avanguardia – “è la più moderna in Italia, con i più elevati standard a livello europeo” – antisismica e dotata di sprinkler su tutta la struttura, autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’impianto fotovoltaico su tetto più grande d’Europa in fase di ampliamento (100.000 mq per 11 milioni di Kwh). E poi wifi, fibre ottiche, illuminazione a led e basso consumo, riscaldamento con pompe di calore, 50 bocche di carico su tutto il perimetro e fino a 30 nell'area comune, oltre 10.000 mq. di celle frigo nuove ed a basso impatto energetico.
“Alla realizzazione del nuovo mercato si è arrivati senza un euro di contributi pubblici e anzi restituendo anticipatamente il noto finanziamento al Comune di Bologna che risaliva agli anni Novanta, cioè al momento della prima costruzione del mercato” afferma il presidente del CAAB Andrea Segré. “E in precedenza, per il ‘vecchio’ CAAB, erano stati investiti circa 100 milioni di fondi in gran parte pubblici”.
Dopo il NAM, riflettori puntati su FICO Eataly World, il mega progetto che vede Oscar Farinetti in prima linea, presentato in dettaglio durante l’ultima settimana di Expo. “Nel frattempo prosegue il fundraising per il Fondo PAI preposto alla realizzazione di FICO – continua Segré -: l'investimento privato complessivo, incluso quello delle aziende che occuperanno FICO e NAM, in poco più di 2 anni, ha superato la quota di 100 milioni di euro. Un impegno in progress: proprio la scorsa settimana la Cassa previdenziale dei Periti Agrari ENPAIA ha confermato un incremento dell'investimento nel progetto di 1.000.000 di euro. A pochi mesi da Expo, quindi, Bologna “City of food” potrà raccogliere il testimone della mobilitazione planetaria sul tema del cibo e della sostenibilità. FICO sara’ una fattoria per il futuro del cibo italiano, in cui imparare concetti chiave per il nostro futuro, quelli di biodiversità e sostenibilità”.
Nella foto, da sinistra: Duccio Caccioni (direttore marketing CAAB), Alessandro Bonfiglioli (direttore generale CAAB), Renzo Mainetti (rappresentante dei grossisti) e Andrea Segré (presidente CAAB)