Il mercato dell'agricoltura 4.0 in Italia nel 2017 valeva 100 milioni euro, mentre nel 2019 ha toccato i 450 milioni euro (Osservatorio smart agrifood, Politecnico di Milano – Università di Brescia). Nel 2020 l'Europa ha coperto il 31% (8% in valore) delle startup Smart Agrifood a livello globale, posizionandosi seconda dietro il Nord America che detiene una quota del 39% (e il 37% del valore complessivo).
“L'agricoltura smart – spiega il presidente Caab Andrea Segrè – è la frontiera avanzata del settore e nell'ottica dello sviluppo sostenibile diventerà presto il mainstream: per questo il Centro agroalimentare di Bologna ha lavorato in questi mesi a una novità che si preannuncia di forte interesse per le giovani imprese e le startup agrifood ad alto contenuto innovativo e tecnologico. In questa primavera 2021 abbiamo aperto un vero e proprio Startup Desk, un acceleratore per idee e progetti legati allo sviluppo sostenibile del settore: dall'agricoltura di precisione alle colture innovative, dal settore primario, declinato in chiave smart, alla sostenibilità nella filiera del food”.
Strettamente collegata a questo progetto, c'è un'altra novità che il presidente Caab Andrea Segrè annuncia: “Da anni le scelte strategiche di Caab sono improntate in direzione della sostenibilità economica, sociale ed ambientale, attraverso un sistema articolato di best practice che spazia dall'energia pulita alla mobilità elettrica, dall'orticoltura urbana ai progetti di educazione alimentare e recupero degli sprechi, sino al capillare circuito per la differenziata che ha raggiunto risultati record nel 2020. Proprio per questo sistema di sostenibilità, e per il progetto made in Italy legato ai Paesi del Golfo arabo, Caab è risultato fra i vincitori del bando lanciato dalla Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi e il prossimo ottobre parteciperà ad Expo 2021 a Dubai, con una vetrina dedicata ai progetti agro-innovativi ed alla sostenibilità agroalimentare. Sarà l'occasione per condividere a livello globale un consolidato expertise nella gestione dei mercati all'ingrosso e nell'integrazione con i sistemi di produzione agricola e le società di distribuzione al dettaglio. Un know how avanzato che anche l'implementazione della commercializzazione di prodotti agroalimentari di eccellenza nell'area del Medio Oriente”.
Ad Expo 2021, a Dubai, troveranno spazio le startup sostenute e accompagnate da Caab nel loro percorso di crescita e di “go to market” per l'inserimento in una rete sociale e imprenditoriale fertile e attiva. L'acceleratore Caab offre alle startup interessate la possibilità di intraprendere un percorso finalizzato alla gestione e allo sviluppo commerciale dell'elemento innovativo attraverso l'implementazione delle competenze Trl (Technology readiness level). Caab mette a disposizione il suo ruolo chiave nella filiera agroalimentare territoriale e nazionale, e il valore aggiunto di una vasta rete di relazioni internazionali.
Lo Startup Desk avviato da Caab si propone per la co-gestione delle opzioni di acquisto, vendita di quote di partecipazione delle imprese, in base al loro step di sviluppo. Sono già tre le startup in carico all'acceleratore Caab: si tratta di Drover, startup e spin off dell'Università di Bologna finalizzata allo sviluppo di un sistema di agricoltura di precisione robotizzata per i trattamenti in campo attraverso l'interazione di droni e rover; Edo Radici, startup e spin off dell'Università di Pisa, impegnata nell'elaborazione di un sistema di agricoltura indoor basato sulla tecnica aeroponica, con l'utilizzo di led e basso impatto idrico (il consumo di acqua è inferiore del 96% a quello necessario per la coltura in campo); e Avalon Steritech, società di Hong Kong partecipata da Bei Capital, impegnata nello sviluppo di sistemi totalmente robotizzati di sanificazione e disinfezione di ambienti pubblici in ambito alimentare e mezzi di trasporto pubblico.
Fonte: Caab Bologna