Il progetto di sviluppo del Caat di Torino va verso una vera e propria digitalizzazione. E gli obiettivi annunciati in occasione della conferma a presidente di Marco Lazzarino iniziano a prendere forma.
“Uno dei progetti portanti di questo anno appena iniziato – spiega il presidente del Caat, Marco Lazzarino – è sicuramente la digitalizzazione. Lo spirito del Consiglio di amministrazione è, infatti, favorire il processo di modernizzazione. Il Caat intende porsi come guida del processo di digitalizzazione che, in Italia, vedrà necessariamente coinvolti tutti i grandi Centri agroalimentari”.
“Per questo motivo stiamo lavorando assiduamente su un progetto di “digital market place” – precisa Lazzarino – che mi piace identificare con la dicitura Caat 4.0, capace di affiancarsi al mercato face to face. L’introduzione di una nuova piattaforma digitale consentirà lo snellimento e la velocizzazione nei rapporti tra produttori e grossisti, da una parte, e tra grossisti e acquirenti dall'altra parte, favorendo anche l'acquisizione di nuove tipologie di acquirenti, grazie al superamento delle barriere geografiche”.
Nuovi modelli di business e di servizi innovativi
“Il processo di digitalizzazione – afferma Lazzarino – porterà con sé la creazione di nuovi modelli di business e di servizi innovativi. Questo progetto ha visto coinvolti nella sua prima fase di elaborazione anche chef stellati, capaci di fornire consigli sulla tipologia più appropriata di prodotti a loro necessari. Il processo per addivenire al Caat 4.0 non verrà calato dall'alto, tanto è che l'Ente lo sta costantemente testando e calibrando in collaborazione con gli operatori e verrà via via modificato sulla base delle esigenze anche dei clienti finali, gli acquirenti dei prodotti agroalimentari. Si tratterà di un sistema aperto, con la possibilità di evolvere e di “essere scalato” a seconda delle esigenze che matureranno. È prevista, altresì, una fase di formazione, che permetterà agli operatori e ai grossisti di entrare in confidenza con lo strumento informatico, lavorando attraverso l'uso della piattaforma. Il mondo digitale si sovrapporrà al mercato fisico e la selezione dei prodotti potrà consentire anche una loro precedente visualizzazione tramite l’uso della piattaforma web”.
“Un altro importante risultato di recente raggiunto dal Caat – conclude Marco Lazzarino – è stato la firma dell'accordo tra il Centro Agroalimentare di Torino e l’Ifse (Italian culinary institute), scuola di alta formazione per chef diretta e fondata dodici anni fa da Raffaele Trovato, con sede nel castello di Piobesi Torinese, e che ha consentito l’acquisizione di servizi reciproci. In futuro prevediamo un accordo anche con l’Associazione dei “Cuochi sotto la Mole”, molti dei cui soci hanno recentemente effettuato una visita presso il Caat, rimanendo favorevolmente colpiti dalla varietà e dalla qualità dei prodotto disponibili presso il Centro”.