Tra il 2020 e il 2023 le aziende agrumicole in Calabria sono aumentate dell'1% e rappresentano il 15% totale.
Su alcune varietà si vantano record nazionali, come le arance a polpa bianca per le quali Catanzaro è la prima provincia in Italia su questa produzione (52,2% del totale nazionale). La stessa provincia calabrese è seconda in Italia per miyagawa, pompelmi e altri agrumi ibridi".
Sono i dati dell'ultima ricerca del centro studi Guglielmo Tagliacarne contenuta nel report 2024 “L’agricoltura nella Calabria centrale”.
Export in crescita: +60% dal 2015 al 2023
Dal report - promosso dalla camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia - presentato nei giorni scorsi emerge un buon andamento delle esportazioni. "Sul fronte dell’export di prodotti agricoli, la Calabria cresce del 60,1% fra 2015 e 2023, il doppio rispetto ai dati nazionali e del Mezzogiorno, manifestando una crescente competitività sui mercati esteri". Sono numeri importanti.
La tendenza vira verso la crescita: "Nel solo 2023, l’export calabrese aumenta dell’11% sull’anno precedente". Ottimo. Tuttavia il dato non è omogeneo in tutto il territorio regionale. "La Calabria Centrale, viceversa, non riesce ad agganciarsi a questa tendenza virtuosa. Il suo export, dopo una fase di incremento fino al 2018, va scemando, e il risultato complessivo fra 2015 e 2023 è negativo (-37,3%)".
Bene Vibo Valentia
Tendenze diverse anche tra province: "A fare la differenza in negativo è soprattutto la provincia di Crotone, seguita da quella di Catanzaro, mentre Vibo Valentia, in controtendenza, registra un aumento molto intenso, quasi del 76%, del suo export, misurato nel medio periodo. Tuttavia, nel 2023, mentre Crotone segnala una ripresa dell’export, la fase ascendente di Vibo Valentia subisce una battuta di arresto. Molto severa la perdita del 63,3% di export primario, in un solo anno, nella provincia di Catanzaro".
I ricercatori alla fine per la Calabria centrale leggono un fenomeno positivo. "Si può pertanto dire che il sistema agricolo della Calabria Centrale abbia recuperato, negli ultimi 13 anni, una parte del suo ritardo rispetto al resto del Paese, crescendo in misura relativamente più rapida".
Crescono le aziende agrumicole
In Calabria prevalgono le imprese operanti nel settore dei semi oleosi (29,4% del totale, in decrescita dell’1,3% sul 2020), ma il dato interessante per il mondo ortofrutticolo è il secondo posto dalle aziende che si dedicano alla coltivazione di agrumi (più del 15% del totale, in aumento di circa un punto percentuale fra 2020 e 2023), poi dalla coltivazione dei cereali e infine dagli ortaggi e meloni, radici e tuberi.
Spazio alle imprese di frutta esotica
Cresce l'export, bene gli agrumi ma i ricercatori dell'Istituto Tagliacarne hanno registrato altre tendenze che sono simili a quelle di altre regionali meridionali e nazionali con la crescita delle aziende interessate alla produzione di frutta tropicale, in particolare nella provincia di Catanzaro, così come "quelle di pomacee e frutta a nocciolo".
Più donne imprenditrici agricole
Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca: "Le imprese agricole e zootecniche a conduzione femminile costituiscono il 5,8% del totale regionale, un dato rilevante se confrontato con la media nazionale, che si ferma al 3,8%".
Le dinamiche dei prezzi influenzate dai cambiamenti climatici
In Calabria come nel resto del paese nel 2023 "l’andamento è stato fortemente influenzato dai fattori climatici avversi che hanno caratterizzato gran parte dell’anno, compromettendo i risultati di molte colture. I prezzi, ancora in crescita, hanno registrato una variazione più moderata rispetto al 2022. L’aumento dei prezzi dei prodotti venduti (+4,2%) nel 2023 è stato più pronunciato rispetto a quello dei beni acquistati (+2,3%)". A volume il calo della produzione di frutta è stato di poco superiore al 11%.
In questo scenario, le province della Calabria Centrale vantano alcuni primati. "Nel 2023, Catanzaro è la prima provincia in Italia per la produzione di arance a polpa bianca (52,2% del totale nazionale), segale (36,2%), scalogno in piena aria (33,9%), nespole (31,2%), cetrioli da mensa in piena aria (16,6%), e seconda per miyagawa, pompelmi e altri agrumi ibridi (15,9%). Analogamente, Crotone è la prima provincia in Italia per la produzione di finocchio in piena aria (18,1%).