Si rinnovano i vertici di AssoBio, l’associazione nazionale di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici alla quale aderiscono 35 tra i maggiori operatori nazionali del settore. Con il rinnovo del consiglio direttivo il nuovo presidente eletto è Roberto Zanoni, direttore generale di EcorNaturasì spa, leader del mercato italiano del biologico con 125 supermercati affiliati e oltre 300 punti vendita aderenti al progetto CuoreBio. Assumono, invece, la carica di vicepresidente altre tre figure di spicco del settore italiano: a partire da Andrea Bertoldi, direttore generale di Brio spa, la più importante società di commercializzazione di ortofrutta biologica che recentemente ha visto entrare come soci anche Agrintesa, Alegra e Apo Conerpo (il 49% rimane nelle mani della cooperativa La Primavera, fondatrice di Brio nel 1993). Poi Massimo Monti, amministratore delegato di Alce Nero & Mielizia, marchio storico di proprietà di oltre mille agricoltori e apicoltori, attiva anche nel settore del commercio equo e solidale (tra i soci, dal 2011, anche Brio spa) e Dino Poggio, amministratore delegato e direttore generale di Ki Group, storica azienda di distribuzione di prodotti biologici, biodinamici e naturali nei canali del retail specializzato e fresca vincitrice del premio internazionale Le Fonti 2014 come miglior impresa nel settore della distribuzione dei prodotti biologici. Il consiglio direttivo è poi composto da Fernando Favilli (Probios srl), Michele Gaudiano (G.M.G. soc. coop. agr. a r.l.), Paolo Pari (Canova srl), Paolo Pedon (Pedon spa), Oscar Pizzi (Pizzi Osvaldo & c spa), Massimo Santinelli (Biolab).
Tra i gli obiettivi che il neopresidente intende affrontate, sia il consolidamento degli oramai tanti consumatori che dichiarano di acquistare prodotti biologici (il 59% degli italiani nel 2013 secondo le ultime rilevazioni effettuate da Nomisma),nonché la conquista di nuovi. “Non si tratta solo di economia: la nostra maggior soddisfazione sta nel fare impresa fornendo, contemporaneamente, beni pubblici come la tutela dell’ambiente, il presidio delle campagne, lo sviluppo rurale, opportunità di lavoro “pulito” e di crescita professionale ai giovani – dichiara Zanoni in una nota dell’associazione -. Alla vigilia di un EXPO dedicato al grande tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” va preso atto che qualità e sicurezza alimentare non possono certamente essere garantite con diserbanti, insetticidi e anticrittogamici di sintesi, né tantomeno con gli OGM che, ciclicamente e con instancabile insistenza, qualcuno prova a riproporre. È sempre più indispensabile una produzione agroalimentare davvero sostenibile e responsabile verso le generazioni future».