Giornata pesante per l'autostrada del Sole. I ristoratori in protesta contro il piano di riaperture deciso dal governo hanno bloccato il traffico nei pressi dell'uscita di Incisa (Firenze) in entrambe le direzioni, mandando in tilt il traffico. La protesta, iniziata stamattina, ha avuto conseguenze per buona parte della giornata: i manifestanti hanno inscenato un pranzo all'aperto sulla corsia autostradale con tanto di tavolo apparecchiato; a mezzogiorno il traffico era completamente paralizzato e continuavano ad allungarsi le code. Anche perché è subentrato un imprevisto che avrebbe potuto avere conseguenze decisamente gravi: un'auto ha forzato il posto il blocco, investendo un manifestante. Caos anche a Torino e Perugia.
Le riaperture parziali non piacciono al canale Horeca
Lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Questo, in sintesi, chiedono i manifestanti che contestano le decisioni del governo. In particolare, i ristoratori in protesta dicono no al coprifuoco, non concordano sulla possibilità di riaprire solo con tavoli all'aperto (il 25% dei ristoranti italiani non ha tavoli all'aperto), non vogliono il distanziamento di due metri e nemmeno il pagamento elettronico obbligatorio e il pass vaccinale. Inoltre desiderano tavoli anche per i frequentatori abituali e non più solo congiunti e chiedono voucher emergenziali, moratoria della legge Bersani fino al 2023 e l'abolizione tetto del 30% per gli indennizzi.
Disagi su tutte le arterie limitrofe
Durante la giornata, tra le province di Firenze e Arezzo, è stata disposta la chiusura dei tratti Firenze sud-Incisa verso Roma e Valdarno-Incisa verso Bologna. All'interno dei tratti chiusi, il traffico è rimasto a lungo bloccato, a mezzogiorno si registravano sei chilometri di coda verso Roma e cinque verso Bologna. Traffico in tilt anche alle uscite e sulle arterie limitrofe. Sul posto presenti il personale di Autostrade per l'Italia e la Polizia stradale.
L'incidente
Il corteo organizzato da Tni (Tutela nazionale imprese) e dal movimento nazionale anti-chiusure Covid “Io apro” si è imposto davanti alle auto che transitavano lungo la A1 per non farle passare ma, secondo quanto riportato dall'Ansa, una vettura ha forzato il blocco, prendendo in pieno un manifestante. A essere investito Antonio Alfieri, ristoratore di Sassuolo (Modena), trasportato in ambulanza al pronto soccorso, in condizioni non gravi. L'automobilista è stato fermato e identificato all'altezza del casello di Barberino del Mugello (Firenze) sulla A1 in direzione nord.
Stando all'Ansa, dopo 5 ore di blocco i manifestanti sono ripartiti lentamente alle 14.20 a bordo delle loro auto: “Noi non molleremo mai, per la tutela delle imprese”, è il messaggio che hanno lanciato.
Bloccata anche la tangenziale di Torino e la E45
Manifestazioni dei ristoratori hanno avuto luogo anche a Torino e a Perugia: secondo l'Ansa, una trentina di veicoli stamattina ha bloccato il traffico sulla tangenziale di Torino, in direzione sud all'altezza dello svincolo della Statale 24 a Collegno (Torino). I manifestanti usciti allo svincolo del Sito Interporto hanno invertito la marcia viaggiando in direzione nord e fermandosi prima dello svincolo Allamano, a Rivoli. La manifestazione è poi proseguita fino a un autogrill della zona. Ed è stata teatro di proteste anche la carreggiata nord della E45 bloccata per una ventina di minuti stamattina alle porte di Perugia. Il blocco, di dimensioni contenute, ha interessato la zona di Ponte San Giovanni; il personale della digos della questura di Perugia ha identificato i manifestanti.