Ancora capolarato in Italia, questa volta in Toscana. Oggi 29 aprile i carabinieri di Livorno hanno arrestato dieci persone di nazionalità pakistana che sfruttavano una settantina di lavoratori loro connazionali e bengalesi: erano impiegati per la raccolta di ortaggi e olive e per la pulizia dei vigneti nelle province di Livorno e Grosseto.
L’accusa
Secondo la ricostruzione degli inquirenti si sarebbe perpetuato “l’illecito utilizzo di manodopera posto in essere da sei titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori avrebbero impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 extracomunitari ospitati nel centro di accoglienza straordinaria Le Caravelle di Piombino”.
Come immaginabile, alcun contratto di lavoro: è infatti stata accertata “una reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro”, con “picchi di dieci ore giornaliere, senza le pause previste”, con una retribuzione “ampiamente al di sotto degli 10,56 euro previsti dalla contrattazione e con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene”.
I militari hanno accertato che la contribuzione oraria poteva variare fra i 3 e i 9 euro, in un caso addirittura 0,97 euro l’ora. Le paghe erano corrisposte con oltre tre mesi di ritardo e in alcuni casi neanche versate.
Nel corso dell’operazione è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di 45mila euro “quale profitto accertato dall’Inps a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori illecitamente impiegati”.
Lollobrigida: “Controlli efficaci qualificano la nostra battaglia”
“Un plauso ai carabinieri del comando di Livorno per l’operazione che ha portato alla custodia cautelare in carcere di 10 persone indiziate, stando a quanto emerge dalle indagini, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di 67 extracomunitari impiegati in agricoltura nelle province di Livorno e Grosseto. In Italia non c’è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole – ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida – L’impegno del Governo Meloni per combattere lo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo è una priorità, come dimostra il primo provvedimento che ho firmato subito dopo il mio insediamento. Ringrazio la magistratura e le forze dell’ordine per il loro incessante lavoro che qualifica la nostra battaglia per sradicare lo sfruttamento e il caporalato dalla nostra Nazione”.