02 luglio 2021

Caro benzina: le ricadute (pesanti) sull’export dell’ortofrutta

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La denuncia arriva da Coldiretti Cuneo: in un paese come l'Italia, dove l'85% dei trasporti commerciali avviene su gomma, il record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa. Secondo la confederazione, il caro benzina è destinato a contagiare l'intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi. Inoltre aumentano i costi per le imprese.

Secondo l'ultima analisi del Centro studi Divulga, in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08) e la Germania (1,04), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell'Europa dell'Est. 

Costi della logistica fino al 35% sul totale

“A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – fa notare Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo – è anche l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura, secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea. In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery Plan per sviluppare le bioenergie in Italia. Con il Pnrr serve anche agire sui ritardi strutturali dell'Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.

“Si tratta – aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – di una mancanza che ogni anno rappresenta un danno per l'export del made in Granda e in Piemonte al quale si aggiunge proprio il maggior costo della bolletta logistica legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”.

Fonte: Coldiretti Cuneo

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