Il caro energia sta mettendo in crisi le produzioni di imballaggi di vetro, plastica, legno e carta e spinge al rialzo i prezzi dell’agroalimentare. L' europarlamentare Mara Bizzotto, con l'interrogazione che segue, ha chiesto risposta alla Commissione europea.
Incrementi a dismisura
Nel 2022 il rincaro delle forniture energetiche di gas e petrolio sta incrementando a dismisura i costi di produzione e di trasporto, costringendo moltissime aziende a lavorare in perdita e mettendo in crisi intere filiere produttive in Italia.
Coldiretti segnala rincari del 72% per gli imballaggi di plastica, 40% per il vetro e del 31% per la carta, che spingono al rialzo i prezzi delle confezioni di latte, passate, succhi, bottiglie d’olio, barattoli per legumi e retine per agrumi.
Gli aumenti dei prezzi dei contenitori alimentari in vetro colpiscono anche il comparto vitivinicolo. Unione Italiana Vini segnala rincari fino al 30% dalle bottiglie in vetro alle etichette, dai cartoni alle chiusure delle bottiglie, stimando costi supplementari di produzione superiori al miliardo di euro.
Problemi anche nell'ortofrutta
Anche i produttori di packaging dell’ortofrutta sono preoccupati dal caro energia su legno e carta. Molte cartiere hanno dovuto fermare la produzione per l’impennata del costo del gas, decuplicato dal 2021.
Considerati gli esorbitanti rincari degli imballaggi che impatteranno sul prezzo finale ai consumatori; preso atto che il caro energia mette in pericolo milioni di posti di lavoro in Italia, la Commissione quali misure straordinarie intende adottare urgentemente per sostenere i settori colpiti dal caro energia, evitare la chiusura di migliaia di imprese e tutelare il lavoro e il reddito di milioni di italiani?
Fonte: Ufficio stampa on. Mara Bizzotto