19 ottobre 2022

Caro-energia: fermo nei campi l’acquisto di mezzi tecnici

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“Calano del 14% gli acquisti di trattori nelle nostre campagne dove si taglia anche del 30% l'uso dei fertilizzanti a causa dei rincari energetici che mettono a rischio la produttività dei raccolti e le forniture alimentari”. È l'allarme lanciato da Coldiretti Cuneo sugli effetti della crisi energetica in agricoltura dove più di un'azienda su dieci (13%) è in pericolo di chiusura secondo il Crea.

“Le difficoltà economiche – sottolinea Coldiretti – hanno portato a ridurre l'acquisto di mezzi tecnici indispensabili per le coltivazioni già duramente colpite dal clima anomalo. Un calo negli acquisti del 14% si registra anche per le mietitrebbiatrici, mentre le trattrici con pianale di carico perdono il 21,5% e i rimorchi il 9,5% secondo Federunacoma”.

Concimi alle stelle

A pesare sul settore è anche l'aumento del costo di concimi e fertilizzanti, la cui produzione mondiale è concentrata in Russia e Bielorussia e dipende fortemente dal costo del gas.

“In particolare – continua Coldiretti – l'urea è balzata a 1.100 euro a tonnellata contro i 540 a tonnellata dello scorso anno, secondo Consorzi Agrari d'Italia, mentre il perfosfato è passato da 185 agli attuali 470 euro/tonnellata e i concimi a contenuto di potassio sono schizzati da 455 a 1005 euro/tonnellata”.

Bollette pesanti

“Quella che le aziende agricole si trovano a pagare è una bolletta energetica molto pesante nonostante nel tempo molti imprenditori abbiano adottato tecnologie 4.0 per ottimizzare l'impiego dei fattori della produzione nel segno di una maggiore sostenibilità, senza dimenticare gli investimenti nell'economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti, che vanno sostenuti adeguatamente” dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo.

“Con la crisi energetica che rischia di travolgere il nostro sistema produttivo – spiega Coldiretti Cuneo – occorre stimolare la produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole: è dunque importante superare il limite dell'autoconsumo come barriera agli investimenti agevolati per l'installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti, così come promuovere l'utilizzo del digestato ottenuto dalla produzione di biogas e biometano, facendo chiarezza sulla possibilità di utilizzo ed eliminando la soglia dei 170 chili di azoto per ettaro all'anno”.

“Un impegno che va sostenuto con interventi diretti equiparando le imprese dell'agroalimentare alle aziende energivore per tutte quelle misure che le riguarderanno in modo da garantire la produttività nelle nostre campagne, ma anche per non far gravare gli aumenti dei costi sui consumatori” conclude il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

Fonte: Coldiretti

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