Ambiente, innovazione, ricerca & sviluppo, persone e filiera sono i cinque pilastri su cui si erge la strategia sostenibile di Casalasco che ha reso noto il suo Bilancio di sostenibilità 2023: il primo che coinvolge anche i risultati delle società controllate Emiliana Conserve spa, Sac spa, De Martino srl e Pomì Usa.
Il gruppo conferma così il suo impegno nei confronti dell’ambiente, del territorio e delle persone, adottando un approccio trasparente nel rispetto di tutti i suoi stakeholders con la missione comune di costruire una catena efficiente e solida per la creazione del valore.
Per guidare il piano strategico di sostenibilità del gruppo, per la prima volta nel 2023, è stato istituito uno Steering comittee che ha avviato il progetto ambizioso Road to net zero emission. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impatto durante tutte le fasi della filiera, definendo la carbon footprint e quindi lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico, di riduzione delle emissioni climalteranti, e la transizione verso fonti rinnovabili.
Investimenti su tre fronti
All’interno di questo contesto, Casalasco ha sviluppato e sta implementando in tutti i suoi siti un piano articolato di investimenti riconducibili a tre filoni principali.
Uno di questi è legato alla riduzione del consumo di gas metano attraverso l’installazione di sette nuovi evaporatori che utilizzano la tecnologia Mvr (Mechanical vapour recompression) che porterà a regime, per ogni impianto e per ciascuna campagna di trasformazione, un risparmio di circa un milione di metri cubi di gas e di duemila tonnellate di CO2.
Il gruppo punta inoltre all'efficientamento nella produzione di energia elettrica attraverso l’installazione di due impianti di cogenerazione ad alta efficienza e alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare grazie all’impianto agrivoltaico, in fase di sviluppo, che si estenderà su una superficie di circa due ettari. Tali interventi, progettati e avviati nel 2022, sono in fase di ampio avanzamento già nel 2023 e arriveranno a conclusione nel 2025.
I consumi di energia e le conseguenti emissioni di carbonio, legati alla produzione, costituiscono un impatto significativo dell’industria di trasformazione agroalimentare. Per questo motivo, nel 2023, il gruppo Casalasco si è impegnato ad acquistare quasi la totalità di energia utilizzata (94%) da fonti rinnovabili e non fossili, con un incremento pari al +369% rispetto al 2022.
Proprio grazie all’aumento dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, le emissioni scope 2 market-based sono diminuite nel 2023 del -91% rispetto al 2022, per un totale di 2.677 tons di CO2 emesse. Anche le emissioni consolidate scope1, derivanti dall’utilizzo di metano, diesel, gpl e gas refrigeranti, sono diminuite del -3% grazie all’entrata in funzione dei due nuovi evaporatori a ricompressione meccanica del vapore negli stabilimenti di Gariga e Fontanellato.
Acque reflue e residui di produzione
In merito alle acque reflue, in tutti i siti produttivi sono stati predisposti sistemi di recupero dell’acqua con l’obiettivo di contenerne l’utilizzo. Attraverso l’installazione di torri di raffreddamento, dry cooler e sistemi di ricircolo, infatti, è possibile riutilizzare le acque di raffreddamento per lo stesso scopo o per lo scarico ed il trasporto idraulico del pomodoro.
Nel 2023, grazie a una puntuale differenziazione, il 97% dei rifiuti è stato destinato a recupero. La corretta gestione dei residui di produzione ha permesso la valorizzazione di 20.915 t di sottoprodotti utilizzato come mangime animale e biomassa.
Un team multidisciplinare
Innovazione, ricerca e sviluppo sono centrali in tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione e coinvolgono un team multidisciplinare composto da competenze agronomiche, alimentari, legali e industriali.
In particolare, lo scorso anno, il dipartimento di Ricerca & sviluppo di Casalasco ha sviluppato 104 progetti (93 nel 2022), per realizzare nuovi prodotti in termini di ricetta, processo produttivo e packaging. Di questi il 35% si è concluso positivamente e il 25% è ancora in corso. Nel 2023, ha inoltre preso il via la realizzazione dell’Innovation Center, progetto multifunzionale deputato a svolgere sperimentazioni di tipo agronomico e test di lavorazione della materia prima per valutare varietà speciali. Il completamento e quindi l’inaugurazione sono previsti nel primo semestre del 2025.
Una grande attenzione è da sempre dedicata alle persone, il cuore e il motore di Casalasco. Lo scorso anno il numero medio di dipendenti è stato di 1.212, con un picco di 2.078, durante i mesi della campagna di raccolta. Si conferma una suddivisione paritaria di genere con 46% di donne e 54 % di uomini e una ricca varietà etnica con il 68% dei lavoratori italiani e il restante 32% proveniente da 66 nazionalità diverse.
Infine, per mantenere un ambiente sicuro e stimolante, Casalasco ha portato avanti importanti progetti di formazione con oltre 17.127 ore rendicontate pari a 14,13 ore pro-capite, oltre a progetti di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti con corsi e visite gratuite per la promozione di stili di vita salutari, la prevenzione delle malattie oncologiche e l’incentivazione della mobilità sostenibile.
“Pur in un contesto aziendale molto dinamico, caratterizzato da importanti cambiamenti e da nuove sfide, l’attenzione al pianeta, al territorio e alla sua comunità, rimane per noi un punto di riferimento imprescindibile e i risultati documentati in questo rapporto ne sono una conferma - ha detto Costantino Vaia, amministratore delegato del gruppo Casalasco - Risultati di cui siamo orgogliosi e che per la prima volta abbiamo voluto rappresentare in un unico documento che racchiude anche le società controllate per sottolineare l’importanza e la perfetta integrazione di tutte le componenti del Gruppo in termini di valori e obiettivi, definendo percorso comune verso l’ambizioso obiettivo della Road to net zero emission”.
Fonte: Gruppo Casalasco