21 dicembre 2021

Castagna di Cuneo Igp: pronti al decollo

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Anche nel Cuneese, quest’anno, la castanicoltura ha segnato il passo, un po’ come nel resto d’Italia. Tuttavia, ci sono ottime prospettive per il futuro, a cominciare già dal prossimo anno. A fare un primo bilancio del 2021 e ad offrire anche uno sguardo di prospettiva è Domenico Sacchetto, presidente di Asprofrut Piemonte, che spiega: “Rispetto alle previsioni della vigilia, quando sembrava ci fosse più prodotto, a consuntivo abbiamo registrare un calo di produzione, contenuto tra il 30 e il 40% rispetto a un’annata normale. Il prezzo, tuttavia, si è sempre mantenuto a livelli soddisfacenti, attestandosi oltre i 4 euro il chilo all’ingrosso”.

Le cause di questo calo di produzione, per Sacchetto, sono da imputare sostanzialmente a due fattori. “Non è stata solo la siccità estiva a influire in questa situazione – riferisce infatti il presidente di Asprofrut – ma hanno inciso anche le gelate tardive della scorsa primavera, che hanno messo a dura prova anche i castagneti”.

La buona notizia, tuttavia, è che la produzione della Castagna di Cuneo Igp potrebbe presto decollare, dopo gli anni difficili del cinipide e lo scarso raccolto di quest’anno. “L’emergenza del cinipide – prosegue Sacchetto – fortunatamente è ormai alle spalle. La battaglia è stata vinta tra l’altro in modo del tutto naturale, con i lanci dell’insetto antagonista. Speriamo ora di riuscire a ottenere il medesimo effetto nei confronti della cimice asiatica, con i lanci del corrispondente antagonista. La vespa cinese, però, negli anni scorsi ha davvero devastato interi castagneti, tanto che molti produttori sono stati costretti a ripartire da zero, con nuovi impianti. In futuro, quindi, potremo avere un netto aumento di produzione, visto che si aggiungeranno agli appezzamenti attuali altri 60 – 70 ettari di nuovi castagneti”.

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