07 ottobre 2021

Castagna di Montella Igp: piccoli calibri per la campagna 2021

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A Montella (Avellino), terra di castagne per eccellenza, si trova oggi uno dei “signori delle castagne” (biologiche!), il quale conosce a fondo questi alberi (che lui chiama “colossi buoni”) e di cui parla con una passione tale da farne un autentico maestro per tutti gli interessati a questo settore.

Il cavaliere Salvatore Malerba, titolare di Castagne Malerba, rappresenta infatti la quinta generazione di una storia aziendale avviata già nel 1862, praticamente in concomitanza con l’Unità d’Italia, e che oggi continua con una realtà apprezzata sul mercato nazionale e internazionale, dove fornisce sia la Grande distribuzione sia direttamente il consumatore finale, ma con un punto comune ben fermo.

Vendiamo esclusivamente a nostro marchio – conferma Malerba – perché vogliamo mettere la faccia sulle nostre castagne e risponderne direttamente al cliente. Ci fa piacere dei tanti apprezzamenti che continuiamo a ricevere, e questo ci ha consentito di affacciarci anche su mercati internazionali, dal Giappone, agli Stati Uniti, alla Svizzera, oltre ovviamente a tutta l’Italia, da nord a sud”.

Interpellato da myfruit.it sulla campagna castanicola di quest’anno della sua azienda – che può contare su un castagneto di 50 ettari, dove produce solo Castagna di Montella Igp biologica – Malerba risponde: “Fino a una ventina di giorni fa dicevo che la produzione 2021 era in ripresa e che eravamo soddisfatti. Ora, a causa di diversi fattori, le cose sono decisamente cambiate. A causa di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, lo sviluppo dei frutti molto spesso si è bloccato. La siccità ha fatto il resto. Senza dimenticare poi anche il problema del cinipide, che sebbene qualcuno continua ad affermare che è risolto, non è affatto così”.

“Il risultato è che, a fronte di quantitativi di produzione che potenzialmente avrebbero potuto essere anche maggiori rispetto al 2020, quando comunque la campagna è stata in fin dei conti soddisfacente, quest’anno molti produttori si troveranno ad affrontare una stagione con calibri molto piccoli, praticamente invendibili. Contemporaneamente, saremo comunque costretti a raccogliere, anche rimettendoci a livello di costi, per evitare eventuali infestazioni nella stazione successiva. E’ davvero un peccato – rileva Malerba – perché la Castagna di Montella ha ancora tante potenzialità e si presenta ideale anche per le lavorazioni industriali, oltre ad avere un alto grado zuccherino. Inoltre, ci attendiamo che vista la situazione i prezzi potranno calare“.

La Campania produce circa il 50% delle castagne di tutta Italia, a Montella se ne fanno circa 40mila quintali. Questo aspetto però non viene ancora valorizzato, eppure le potenzialità sarebbero enormi. E non parlo solo per i produttori, ma anche per lo sviluppo del territorio dal punto di vista turistico ed economico. Ricordiamoci, poi, che i produttori di castagne rappresentano anche un importante presidio per la tutela del territorio in cui si trovano”.

L’azienda Malerba, dotata di un laboratorio di trasformazione interno, può contare su un’offerta di oltre una ventina di prodotti diversi, tra cui vere e proprie peculiarità. “Accanto al prodotto fresco – spiega ancora Malerba – mettiamo a disposizione la castagna curata in acqua, sterilizzata in acqua calda o essiccata a fuoco lento, con una procedura che dura 15 giorni e permette di togliere il 50% di umidità. Dalle nostre lavorazioni nascono prodotti come le castagne sgusciate, le morbidelle, la farina di castagne, la birra di castagne, le castagne al rum, al whisky o altro ancora. Abbiamo recentemente lanciato anche una nuova birra fatta con tre tipi differenti di castagna, Del Prete (una speciale lavorazione della castagna di Montella, ndr), essiccata e fresca. Inoltre – conclude Malerba – abbiamo aggiornato il design del packaging dei nostri prodotti, che presto i clienti potranno trovare anche sul nostro sito internet”.

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