Continuano ad arrivare da più parti le conferme che quest’anno la campagna castanicola sarà positiva in diverse aree della Penisola.
Anche il Lazio si pone su questa tendenza, tanto che la sezione regionale di Coldiretti stima un aumento di produzione del 20% di castagne rispetto allo scorso anno. Questa regione, in annate normali, conta una produzione media di circa 80.000 quintali l’anno per un valore che supera i 13 milioni di euro. Ciò colloca il Lazio in quinta posizione a livello nazionale per superficie investita a castagno da frutto, con 5.650 ettari ripartiti in poco più di 6.000 aziende, che rappresentano un’incidenza sul dato nazionale del 9%.
Ma Coldiretti avverte comunque: “Affinché le stime diventino realtà, non può essere abbassata la guardia sia sulla lotta al parassita cinipide che nel nostro territorio ha condotto alla dichiarazione dello stato di calamità, sia sul lato delle misure di sviluppo da attuare attraverso il prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, che conterrà un sistema integrato di misure completamente dedicate alla tutela dei territori castanicoli, al supporto dei redditi dei produttori e al rilancio del settore”.