07 settembre 2022

Castagne: in Campania è attesa una raccolta record

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Nasce sotto i migliori auspici l’imminente appuntamento di Eurocastanea 2022, il convegno internazionale dedicato alla castagna che si svolgerà dal 12 al 14 settembre a Montella (Avellino). I motivi per confidare in una riscossa di tutto il comparto sono diversi. Tra questi, la previsione di un’ottima annata proprio nella maggiore regione castanicola d’Italia (la Campania, appunto) e l’attesa che c’è per questo convegno internazionale, che è ormai da giorni sold out.

A fare il punto della situazione è Davide Della Porta, presidente dell’Associazione castanicoltori campani e amministratore di Oasis, centro di ricerca all’interno del quale sono prodotti, tra l’altro, esemplari di Torymus Sinensis, l’insetto utile che contrasta il cinipide.

Verso il raddoppio della produzione

Della Porta inizia proprio introducendo il tema, che tiene banco ormai da alcuni anni, della vespa cinese, e spiega: “A parte qualche eccezione, in Campania la situazione cinipide è abbastanza sotto controllo. Tanto che, per come si presenta oggi la stagione, potremmo avere un’annata molto positiva. I conti ovviamente si faranno solo alla fine, ma a oggi non è utopistico immaginare quasi un raddoppio della produzione rispetto al 2021, sui 15mila ettari di castagneto della regione. Questo significherebbe passare da 150mila a quasi 300mila quintali. L’incognita maggiore, affinchè questo accada, è rappresentata dal vento, che potrebbe appunto portare a una caduta precoce di diversi frutti. Poi, naturalmente, saranno da valutare gli effetti delle alte temperature che si sono registrate durante l’estate e che hanno messo sotto stress le piante”.

Introducendo poi Eurocastanea 2022, Della Porta prosegue: “Sarà una vera e propria edizione record, che torna finalmente in presenza, al contrario di quanto avvenuto due anni fa, a causa dell’emergenza Covid. I paesi partecipanti sono passati da 8 a 12 e abbiamo superato da tempo le 170 iscrizioni. Degli ospiti che interverranno, circa l’80% proviene dall’estero. E’ un segno inequivocabile, questo, che c’è voglia, da parte di tante realtà, di scoprire o riscoprire la filiera castanicola. Tra le delegazioni, ad esempio, avremo ospiti paesi anche molto lontani come il Cile, assieme a delegazioni come Slovenia, Kosovo, Albania e Turchia. Da remoto, sarà presente anche la Cina”.

Tra i diversi temi in discussione durante Eurocastanea 2022, al centro dell’attenzione ci sarà senz’altro l’aumento esponenziale dei costi dell’energia. “E’ un problema – commenta Della Porta – che tocca da vicino anche la produzione nazionale. Il mercato del fresco, infatti, dovrebbe assorbire circa il 20% dei quantitativi, mentre il resto viene normalmente destinato alla trasformazione. Tuttavia, con l’energia che costa da cinque a sette volte in più dello scorso anno, stiamo correndo il grande rischio che le industrie non ritirino, anche a fronte di prezzi eventualmente più bassi rispetto al 2021”.

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